sabato 14 luglio 2012

Sesto e volentieri (non commettere fatti impuri)






Non commettere fatti impuri !
(Sesto e volentieri)





Credo che il sesto comandamento abbia turbato più di ogni altro la la mia generazione e quelle precedenti, condizionandole non poco.
Ripensandoci può sembrare incredibile, ma neppure cinquantanni fà il "proibizionismo" sessuale, rigidamente informato dai dogmi di molte Confessioni religiose bacchettone, a partire da quella Cattolica, tendeva fortemente ad inibire ogni pulsione sessuale che non fosse strettamente finalizzata alla procreazione, fustigandola ad oltranza, con il risultato di esasperarla o perfino deviarla, con energia ed attenzione certamente superiori a quelle dedicate al quinto comandamento, “non uccidere” !
Ciò forse anche perchè l'istinto sessuale è fortunatamente assai più forte e diffuso che non quello omicida.

I tabù sessuali esasperavano ogni possibile eventualità, così era ad esempio proibito "toccarsi", e l'onanismo (da Onan, segaiolo biblico che “sprecava il suo seme nella terra” anziché destinarlo alla procreazione) era classificato grave peccato mortale !
Viene fatto di domandarsi a quali ispirazioni, a quali fantasie ricorresse Onan a quel tempo, in assenza riviste patinate, cinema, TV e sopratutto Internet. Forse ad esplicite scene erotiche rappresentate su graffiti rupestri cavernicole ?

Alcune indicazioni, tipicamente Gesuitiche, prescrivevano che quando un maschio faceva pipì poteva scrollarsi il pisello al massimo 3 volte, per sgocciolarlo, la quarta scrollata equivalendo a masturbazione...
Soltanto in età sinusale si poteva andare oltre, dato che neppure la centesima scrollata sarebbe valsa a determinare un orgasmo (e perlopiù nemmeno ad arrestare lo sgocciolamento...)
C'è una bella scena nel film Amarcord di Fellini, quando il protagonista Titta và a confessarsi, ed il prete confessore redarguisce lui ed altri soprattutto per questo grave peccato, che fà piangere San Luigi (*v. filmato alla fine di questo post).
Era proibito denudarsi, anche solo parzialmente, sopratutto alle femmine.
Erano proibiti i rapporti prematrimoniali, anche solo a livello di "petting"(o pomiciata), era proibita la contraccezione, tranne poi la tardiva concessione per
l’assai improbabile metodo Ogino Knauss.
Era proibito il "concubinaggio", cioè il vivere insieme di copie eterosessuali non regolarmente coniugate (il fascista Codice Rocco, strettamente informato ai Patti Lateranensi, rimase in vigore per circa 30 anni nella nuova Repubblica, sino all'approvazione del referendum sul Divorzio !).
E fino a gran parte degli anni sessanta le ballerine in TV dovevano indossare i mutandoni per non esibire le coscie nude, ed al cinema e sui giornali non potevano esibirsi scene o foto di nudo, ancorchè parziali.
Non parliamo del porno !
Riviste osè come Playboy e Playman arrivavano clandestinamente in Italia (talune edicole, come quella in piazzetta Pedrocchi a Padova le spacciavano sottobanco).

Molti film erano censurati, tagliati delle scene più scabrose, altri non arrivavano proprio. Ricordo di aver visto a Parigi la prima del film "Emanuelle" in versione integrale nel gennaio del 1975: in Italia arrivò dieci anni dopo, censurata.
Ma prima ancora aveva provocato grandi discussioni, dibattiti, perfino interrogazioni parlamentari la scena del burro in “Ultimo tango a Parigi”, discutibile film di Bertolucci in cui un decadente Marlon Brando sodomizza la sua occasionale partner consenziente, attrice divenuta famosa solo per quello, per il ...“burro”.







Ultimo Tango: la scena del burro

Ovviamente nel film non si vedeva nulla, ma si capiva a quale particolare uso lubrificante fosse destinato quel condimento.
Negli anni '90 era disponibile in videocassetta e vedendolo per la prima volta io lo verificai assai meno osè di tantissimi spettacoli che passavano in Tv, nei programmi diurni alla portata dei bambini...

Oggi siamo arrivati agli estremi opposti, non si riesce a scaricare un video da Internet senza correre il rischio di incocciare almeno dieci film porno, tutti uguali, uno peggio dell'altro, la meccanica pura del sesso, la cui trama segue il rigido divenire di schemi sempre uguali: fellatio iniziale, penetrazioni vaginali intervallate a penetrazioni anali viste con diverse angolazioni, spesso c’è anche con doppia penetrazione (due maschi ed una femmina) e/o perfino la tripla (tre maschi ed una femmina in concomitante fellatio e doppia penetrazione), e per finire sempre, rigorosamente, fellatio in cui la femmina gargarizza lo sperma dell’eiaculato. Tale è perlomeno il tipico divenire della "sceneggiatura".

Ma la cosa più avvincente sono i "dialoghi": "ah, ha, ahi, oh, oh, ohi...fuck me please, fuck me dear...", per cui anche viene spesa fantasia ad oltranza.
Li trovi, senza cercarli, senza volerli, nascosti perfino nei titoli dei cartoni animati disneyani. Praticamente tutti riconducibili alla stregua di "Manuali Tecnici", assolutamente ripetitivi, fantasia zero !
Se cerchi Bianca Neve puoi trovare"anche"il famoso cartoon di Walt Disney,

ma faticosamente, perchè frammischato tra decine e decine di analoghi titoli di film pornografici, per cui la protagonista ha rapporti sessuali multipli ed esasperati con nani superdotati, tutti insieme impegnati ad ingombrare a turni ogni orifizio della "fanciulla".







calia
Nei siti da me frequentati, i più noti per “scaricare” video, musica ed altri files, tutto ciò è gratis, per cui continuo a domandarmi a che prò, in funzione di quale perversione siano messi on line, a libera disposizione di tutti, con palese ed invasiva forzatura.






10,ma sopratutto il sesto...!

Col passare del tempo tutto cambia e lo fà spesso in maniera drastica ed imprevedibile seppure, ma non sempre, diluita in tempi più o meno lunghi.
Oggi si vanta l’ “orgoglio” dell’omosessualità, ciò che pochi decenni addietro era vergogna o perfino crimine, in ogni caso veniva considerata “malattia”.
In effetti la medicina continua a considerarla come “deviazione sessuale”, ma il pensiero politicamente corretto si scandalizza per una tale discriminante definizione proteggendo i “diversi”, sino a considerarli una sorta di casta superiore, di intoccabili eletti (ma ciò accadeva anche in altre antiche culture, Indiani d’America inclusi).







Brenda il travestito (v.Marazzo)

Al di là di ricorrenti banali esagerazioni, la libertà dei costumi sessuali, così come altre tipiche delle democrazie evolute, forse giova agli stili di vita, favorendoli e semplificandoli.
Indubbiamente poi c’è il rovescio della medaglia che fa da contraltare ai liberi costumi: la generale riduzione della libido, forse perché non più sostenuta dal gusto per il frutto proibito, il dilagare di tradimenti ed infedeltà, la minor durata di tanti matrimoni nonostante i figli (sempre più pochi) nel frattempo concepiti, il calo demografico della popolazione (cui concorrono la grande libertà di contraccezione e l’aborto legalizzato), ma anche altri fenomeni nefasti o perfino infami, come la violenza sulle donne, che il maschio marito, padre e padrone non riesce ad accettare in quanto libere ed indipendenti.
La pedofilia, il peggiore io credo di tutti, il cui dilagare è favorito dalla pressochè totale depenalizzazione dei tabù sessuali, al punto che in alcuni paesi, tipo il Belgio, si sono costituite associazioni di Pedofoli che pretendono di essere riconosciute e legalizzate, perfino premiate, come lo sono di fatto gli omosessuali nei paesi del politicamente corretto !

Arriveremo anche all’”Orgoglio Pedofilo”in funzione di una visione politicamente sempre più “corretta” del comune sentire democratico ?


Sesso e fame.







Dal film "la grande abbuffata"

Considerato in assoluto, il sesso è una delle due grandi istanze della vita, come ebbero assai bene a definire i due primari scienziati, antesignani del pensiero moderno, Charles Darwin e Sigmund Freud: la fame ed appunto la libido.
Da questi due basilari e fondamentali istinti dipende infatti la sopravvivenza dell’individuo e della specie di tutti gli esseri viventi.
I piaceri che si provano nel soddisfare entrambi, fame e libido, sono infatti il premio che la natura riconosce al servizio della propria continuità.
Senza nutrirsi e senza procreare la vita non potrebbe infatti durare !

Ma può succedere che le due primarie istanze del nostro divenire biologico entrino in conflitto tra di loro. Ciò accade ad esempio quando si verifica una qualche forma di stress, trauma psicologico o repressione, che finisce con il determinare un trasfert, deviando in tutto od in parte un istinto verso l'altro.
Significativo è a proposito il detto: "a tavola con i santi, a letto con i peccatori"..., nel senso che spesso accade che i "santi", cioè coloro che per definizione sono dediti alla castità, indulgano invece alla buona tavola, sfogando nei piaceri del cibo la loro libido deviata, come se fosse per altrimenti compensarla...







Frati crapuloni
Verso l'alto.







...sale, fino al cervello
Fatto scientificamente conclamato è che con l’avanzare degli anni il sesso sale…
Non come fatto erettile, purtroppo, ma sale dal corpo alla mente...
Partendo dall’inguine, cioè dai genitali, sale su, fino allo stomaco, al cuore, per poi arroccarsi fortemente nel cervello, dove acquista sempre più spazio !
Il postpubere adolescente può infatti avere un orgasmo anche soltanto in presenza di una minima stimolazione fisica (v. sopra la "quarta scrollata"...). Più tardi, in età adulta, spesso risultano necessarie altre componenti: sentimentali, o perlomeno romantiche, comunque prettamente psicologiche. Elementi che con il progredire degli anni diventano sempre più importanti, sicchè infine, senza quelle si rischia quasi di andare in bianco…

Le fantasie erotiche ed i preliminari, talora assorti perfino a riti propiziatori, finiscono con l’essere determinanti per la buona riuscita di un rapporto completo e di reciproca soddisfazione. In breve: calano gli ormoni e cresce la fantasia, finchè alla fine rimane forse solo quella, tuttavia sufficiente ad alimentare un desiderio perfino sostenuto e persistente !

Viagra, Cialis ed altro, di cui per altro abusano anche troppi giovani, timorosi di non essere all’altezza, sicuramente aiutano molti anziani a prolungare la pratica sessuale, riconducendo in zona pubica stimoli che altrimenti potrebbero solo languire nell'ambito teorico della mente. Chi può ricorre anche al "Bunga, bunga...", arruolando sbarbine diciottennti (o quasi), talora riuscendo a sputtanarsi in maniera quasi incredibile !

Dimensioni.


Per i maschi, più che mai, c'è poi il problema delle “dimensioni”…
La stragrande maggioranza, dicono le statistiche, è preoccupata di non avercelo abbastanza grande, ciò che, soprattutto oggi, è conseguenza dell’ostentata esibizione di superdotati in tanti film porno. In effetti gli attori porno sono selezionati in funzione soprattutto delle loro dimensioni. Ma come se ciò non bastasse le loro misure vengono quasi sempre dilatate da specifici prodotti, eccitanti e vasodilatatori perfino ad effetto irritante, che provocano talora anche gonfiore patologico !






Quello della balena arriva a 8 mt.

Un'antica tecnica cinese prevedeva addirittura il morso di una vespa sul pene per ottenerne l’estrema, telescopica erezione !
Ci sono inoltre i trucchi delle riprese video, che utilizzando ad arte gli obbiettivi ottici riescono a moltiplicare ulteriormente l’effetto maxi di membri già enormi !
Circa poi le misure “normali” o “medie” dei falli esistono statistiche spesso discordi, le più evolute delle quali tengono conto dei tipi raziali: i più dotati gli africani, i meno dotati gli asiatici. Tutte comunque fanno riferimento alle differenze tra la condizione “a riposo” e quella “in erezione, là dove si verificano talora escursioni di incredibile entità, per cui può accadere in certi individui che il pene arrivi a triplicare come minimo le sue dimensioni !
Gli esperti sessuologi patentati giurano tuttavia che per soddisfare sessualmente al meglio la propria partner siano sufficienti dimensioni persino men che “normali” e che più della grandezza funzioni la tecnica delle capacità amatoriali…
Sarebbe significativo sapere che cosa direbbero le signore interessate, qualora dovessero rispondere sinceramente ed anonimamente al quesito, circa le loro preferenze dimensionali…

No sex !
La repressione sessuale è sempre deleteria, spesso causa di deviazioni e/o perversioni, per cui la frustrazione del forte, fondamentale istinto primordiale, finisce con il canalizzare altrimenti le proprie istanze, dando luogo a deviazioni, manifestazioni patolagiche, coazioni deleterie, comportamenti come minimo scorretti che tanta parte occupano nell’eziologia della psicoanalisi (fissazioni, monomanie, impotenza, feticismo, aggressività eccessiva, frigidità così come il suo eccedere al contrario…).
Così come esemplificato più sopra a proposito del conflitto tra fame e libido.
Ma voglio citare un altro esempio di deviazione indotta dalla repressione.

Per cui ricordo ancora perfettamente il comportamento di giovani maestri della mia scuola elementare, che erano preti, ma spesso anche baldi giovani attorno ai ventanni, imprigionati nell’abito talare dell’assoluta, forzata castità…
Rammento in diversi casi le loro esternazioni, palesemente parapedofile, nei confronti dei loro allievi più teneri e carini: baci e carezze dati con particolare trasporto, il viso arrossato, i tratti che denunciavano evidente comozione…Comportamenti fondamentalmente innocenti, tuttavia significativi di qualcosaltro tendenzialmente assai più preoccupante che non il mero apprezzamento dei loro pupilli…, significativo di ben altre istanze, quelle prepotentemente determinate dalle loro giovani, rigogliose ghiandole ormonali, che nessuna fustigazione dei costumi od improbabile sublimazione catartica avrebbe mai potuto adeguatamente ovviare, in assenza di quegli sfoghi naturali che sono l’intima essenza del divenire vitale.






La moglie del prete...

Io allora, se pur giovanissimo, percepivo comunque l’eccessiva rilevanza di quei
comportamenti, in ogni caso li memorizzavo per poi elaborarli ed inquadrarli diversi anni dopo in una sicuramente più adeguata valutazione, che non fosse solo quella dell’innocente, tenero affetto del maestro per i suoi allievi.
Ciò seppure non fossi io mai oggetto di simili attenzioni, essendo già allora un piccolo energumeno, fisicamente strutturato ben oltre la media, quindi assai poco adatto a suscitare slanci di tenerezza.

Concluderei l’argomento considerando un tema, sempre attualissimo nonostante la pretesa evoluzione dei costumi e delle abitudini sessuali:

la fedeltà.



Ma che cos’è la “fedeltà” ?
L’impegno reciproco che formalmente si ratifica, sopratutto in occasione dell’unione matrimoniale, e/o comunque sempre si giura solennemente di perseguire nel rapporto di copia, sia etero che omosessuale ?
Sicuramente è un retaggio ancestrale basato sulla monogamia della copia umana (ma anche di altre specie animali), che nasce innanzitutto dall’esigenza del maschio di perpetrare nella specie, nei discendenti, le sue proprie caratteristiche ereditarie.
La madre, per quanto infedele possa essere, resta sempre certa della propria discendenza, essendone lei stessa pregna e partoriente: mater certa !
Mentre il Pater restava per definizione incertus.
Ma ora anche lui ha le sue certezze, i suoi bravi riscontri, volendolo, grazie alla banale verifica del DNA: con la modica spesa di alcune centinaia di euro chiunque oggi può verificare se può grattarsi le corna a ragion veduta, oppure no.
In compenso l’Infedeltà non è più considerata “colpa” nelle cause di separazione, almeno in Italia, con il nuovo Diritto di Famiglia.
Si può in definitiva disconoscere la paternità dei figli, ma è vietato lapidare la moglie fedigrafa, tranne che il marito sia di religione mussulmana e trovi poi un magistrato democraticamente sensibile alle diverse istanze socio culturali.

Ma la fedeltà, almeno nell’ambito dei comportamenti sessuali, ha perso gran parte della sua rilevanza grazie alla contraccezione, soprattutto quella femminile.






Condom
La “pillola” ha assolutamente emancipato le donne, rendendole assai più libere nei loro comportamenti, mettendole praticamente in posizione del tutto paritaria con i maschi, almeno in quanto ad abitudini sessuali.

Gli inerenti aspetti “morali” restano poi in balia dei costumi, dei modelli di comportamento sempre più ispirati da media pressochè imperativi, che ogni giorno divulgano, raccontano, enfatizzano, sbandierano in tutti i modi possibili decine e decine di storie esemplari, derivate dal “gossip” globale, là dove gli amori, le avventure, i tradimenti, le “corna”…sono elemento portante di fondamentale intedresse !
Una per tutte: la bravissima Maria de Filippi, regina degli show di sbrodolamento patetico-sentimentale, essenzialmente basato sull’esibizione del nuovo sport nazionale: grattarsi le corna in TV !
O fare “outing”, come la moda suole definire il seguitissimo passatempo.

Anche le corna bisogna saperle portare !
Con eleganza e nonchalançe, con signorile e disincantato distacco, come se appartenessero ad altri. Guai ad accusarle o a volerle negare !

Mai pretendere di “metterci la mano sul fuoco” ! Mai esibire gelosia e preoccupazione…, mai lasciarsi prendere da tic irrefrenabili, mai grattarsi vistosamente le ramificate appendici che ornano la fronte di chiunque, si salvi forse nessuno. Nel dubbio è preferibile dare per scontato di averle, ma assolutamente senza drammatizzare, con






Non drammatizziamo, è solo questione di corna (film di F.Truffa

rassegnazione, esibendo il sorriso dell’indiferenza,
così, come fatto di normale routine, come se fosse assai strano che altrimenti non fosse.

La cosa peggiore essendo sempre il ridicolo che caratterizza il comportamento di chi sapendosi o credendosi cornuto smania di gelosia, di rancore, di voglia di rivalsa e di vendetta.
O peggio ancora sia angustia nel dubbio, maldestramente incespicando alla ricerca di conferme di comprovata consapevolezza.

Ciò che io credo abbia a valere per ognuno, femmina o maschio che sia, onesto o disonesto, fedele od infedele a sua volta.
Del resto c’è poco da dire, basta considerare che trattasi banalmente solo o quasi meramente di “sesso”.

I sentimenti, l’amore…? Ormai perlopiù concetti vuoti, sepolti nella routine sotto la patina del tempo.
L’orgoglio ferito ! Quello si, sicuramente e soprattutto, sempre !
Il vecchio romanticismo di poche generazioni addietro prevedeva quasi come regola il “morire d’amore”.
Oggi resta assai più attuale e ricorrente l’uccidere per
amore !

Che amore non è poi mai, bensì orgoglio ferito.
Il tradimento fedigrafo viene infatti ancora considerato da molti come l’estrema offesa recata all’amor proprio.
Ciò che resta vero più che altro nella perdurante cultura maschilista, a spese di molte donne così spesso tragicamente uccise a causa d’infedeltà, pretesa o reale che sia.

Considerazione accessoria finale: cinismo esibito e millantata indifferenza sono spesso null’altro che difese, barriere sollevate a proteggere la nostra sensibilità, così frequentemente offesa, comunque messa a dura prova dai casi della vita…

Amen e così sia.

The lonely dolphin.


Da Amarcord un breve, assai divertente estratto.







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