martedì 21 febbraio 2017

Vorrei tanto essere un'AUTO NUOVA.



IO = LA MIA “MACCHINA”
Giardinetta Statione Wagoon CAMARO LT
Voglio farmi uno scherzo, immaginare che io sia un’ “automobile”.
Diciamo un’auto di grossa cilindrata e di notevoli dimensioni, una grande station wagon (come ne ho possedute diverse).
Bene, la mia auto potrebbe essere ormai immatricolata come “d’epoca”, pagando così zero tassa di possesso o quasi e assicurazione RCA molto ridotta.
Ogni anno devo portarla alla revisione, cercando di rimediare alle magagne, piccole e meno, che potrebbero impedirne il passaggio.
Anche se fin’ora non mi ha mai lasciato a piedi, un po di guasti però si sono verificati.
Ma va considerato che ha percorso ben 275.000 km dei c.a 300.000 per i quali sarebbe stata programmata…

Andando nel particolare di una disamina che potrebbe simulare un controllo per la “valutazione dell’usato”, la relativa
 scheda  
potrebbe funzionare così.
Carrozzeria: ancora abbastanza presentabile, ma svariati segni di abrasione (cicatrici, soprattutto per asportazione di basaliomi e cheratosi), carente la perlinatura del tetto (scarsa capigliatura);
Ruote ed ammortizzatori: deficit generale, soprattutto a livello di ammortizzatori (cartilagini) notevolmente usurati. I pneumatici (piedi) non paiono tanto consumati quanto sformati (artrosi). Comunque ancora discreta la tenuta di strada a velocità moderata, su asfalto ed evitando curve eccessivamente frequenti e troppi tornanti;
Freni: scarsi gli inibitori, ma sembra lo siano sempre stati (difetto di fabbrica);
Motore: il benzina supercompresso originale, che consentiva spunti notevolissimi (oltre i 350 NM, Newton Motore) è stato poi sostituito, a circa 100.000 km (all’età di 35/40 anni) con un turbodiesel usato di analoga potenza, che gira bene ai bassi regimi (bradicardia acuta). Cilindri, pistoni, bielle, camere di espansione ecc…(cuore e muscoli) si presentano ancora in buone condizioni, ma uno dei quattro iniettori è decisamente difettoso (fibrillazione atriale) per qui capita spesso che perda colpi ! Ne consegue che il motore “va a tre”, con notevoli perdite di potenza, evidenti nello spunto e nella tenuta, che risultano in conclusione limitate (insufficienza cardiaca), come se la potenza nominale di 150 CV fosse ridotta ad 80/90.
Inoltri i giunti di trasmissione (tendini) sono palesemente compromessi in diverse zone (sopratutto spalle e braccia).
Il motore in conclusione tende a fermarsi ai bassi regimi (bradicardia) e 
ad imballarsi a quelli alti (fibrillazione)
Una recente radiografia generale.
Fari (occhi) sono ancora funzionali, se pure alcune incrostazioni sui vetri impediscono una visione perfetta (foro maculare, inizio di cataratta);
Telaio sottoscocca (scheletro) presenta svariati segni di usura (artrosi), in particolare c’è un’evidente carenza a livello di semiasse ant. sin. (cuffia dei rotatori spalla destra fratturata);
Impianto elettrico (sistema neuro) sembra funzionale, con qualche lacuna a livello di computer di bordo (cervello), che fatica a gestire nuovi imput (carenze della memoria recente); ma la più grossa carenza si verifica, come sopra descritto, nella gestione degli impulsi verso un
iniettore, che spesso non viene attivato, con gravi scompensi (fibrillazione) alla funzionalità generale del motore e perdite consistenti di potenza.
Impianto idraulico (reni, vescica, uretra) sembra ugualmente in ordine, ma va costantemente monitorato per una pregressa rottura (infarto renale);
Ancora ottimo il sistema di ventilazione generale (polmoni).

Conclusioni 1
una valutazione “commerciale” può essere espressa solo in termini di rottamazione, anche se il veicolo potrebbe percorrere ancora altri 25, forse 50mila km, ma guidando con prudenza ed  a condizione di una attenta manutenzione.
La prospettiva...

Conclusioni  2
A questo punto vorrei tanto poter ridiventare un’altra auto, magari non proprio nuova, ma almeno un "usato sicuro" !




venerdì 17 febbraio 2017

Come AZZONI

Incontro ravvicinato del 5° tipo
Dal Big Bang alla fisica quantistica...per riscoprire la natura primigenia.
Aggiornamento del mio seguitissimo post su Mario Azzoni:
 http://swimmingeorge.blogspot.it/2011/12/mario-azzoni-incontro-ravvicinato-del-4.html
che consiglio vivamente di leggere a chi non l'ha ancora fatto.

Bene, 15 anni fa, poco dopo il mio incontro con il famoso sensitivo lecchese, ebbi modo di raccontare la mia esperienza al mio chiropratico, durante una seduta di manipolazione. Il quale non fece una piega, confermandomi anzi la sua adesione a quel tipo di "verità". Aggiunse anzi quanto segue: "Nella stanza qui accanto c'è una 'macchina' che con un altro medico mio collega stiamo sperimentando, strumento in grado di fare più o meno le stesse cose di Azzoni..."
M.Azzoni, sensitivo lecchese
Non mi fornì particolari, forse non ne aveva il tempo, circa il funzionamento di quella "macchina".

Lo scorso anno un amico genovese mi raccontò, guarda caso, della sua esperienza, proprio con una "macchina" di quel tipo ! Era da poco stato a farsi visitare da un medico che opera a 360° nella cura delle malattie, implicando allopatia con omeopatia e quant'altro. Il quale lo aveva sottoposto ad un "chec-kup" generale, utilizzando proprio una "macchina" molto particolare, in grado di verificare le condizioni fisiche (e non solo) di salute di ogni singolo organo del paziente.
Inseriti i dati di massa (peso e statura) il soggetto deve tenere in mano per un solo minuto una manopola collegata alla "macchina". Dopo di che sono subito disponibili gli esiti dell'esame !
Simbolo di antico sistema "analogico"...

Rimasi estremamente incuriosito dalla cosa, e quando alcuni mesi dopo, alla fine del 2016, ebbi necessità di verificare le cause di un mio peggioramento di salute, mi recai anch'io da questo medico per sottopormi al test. 
Ma purtroppo ciò non fu possibile, essendo io portatore di pace-maker, il quale può essere suscettibile di interferenze con il magnetismo emesso dalla famosa "macchina", così come da quasi ogni altra...
Macchina che in realtà è un grosso computer di fabbricazione tedesca, dotato di apparati accessori notevoli e sicuramente di programmi molto elaborati, "particolarissimi", sostanzialmente in grado di "leggere le vibrazioni cellulari" di ogni tessuto organico (quelle che evidentemente emette l' "aura" che Azzoni, che molti animali e pochi veri sensitivi sono in grado di percepire).
Quel computer riesce a catalogare la natura precisa (nell'aura è il "colore" a definirla) di quelle vibrazioni e valutarne la condizione, salutare o patologica che sia, e nella misura in cui, fornendo cioè parametri numerici di gravità.

Sistema diagnostico SCIO basato sulla Meccanica Quantistica.

Quel medico, il dottor C., senza usare il suo marchingegno e neppure visitarmi, ma basandosi unicamente su di una attenta anamnesi, riusci comunque a definire una diagnosi sicuramente corretta ed esauriente della principale causa di alcuni miei noiosi disturbi, prescrivendomi le cure del caso.
L'analogico oggi permette di ovviare ai macchinari ingombranti di una volta
Ma mi era rimasta la delusione di non aver potuto sottopormi a quel test particolarissmo !
Così, nell'anno seguente, in occasione di alcune altre visite, mie e di mia moglie (che si sottopose al test !), dopo averle rimuginate e verificate, sottoposi al dottor C. le mie argomentazioni a favore del fatto che io potessi, nonostante il pace-maker, fare anche io quel tipo di check-up.
Avevo infatti direttamente contattato l'assistenza medica di Medtronic, primaria ditta produttrice di pace-maker, che mia aveva precisato come il mio nuovo pace-maker, installato a fine 2015, fosse compatibile con risonanza magnetica, se applicata limitatamente agli arti, non al corpo.
PaceMaker e relativo catetere
Considerato che la macchina del dott. C. emetteva magnetismo decisamente inferiore a quello della risonanza, e che veniva applicata ad un'estremità di un arto, la mano, io in definitiva potevo fare il test. Così come poi l'ho fatto, 
8 giorni fa.
L'esito ha confermato tutta una serie di parametri già noti, precisando altri particolari ed aspetti prima non evidenziati con i metodi tradizionali.
Due giorni dopo, la scorsa settimana, come da precedenti programmi di routine, ho fatto tutte le analisi di sangue ed urine, con esiti in linea con quelli definiti dalla "macchina". 

L'esperienza di cui sopra mi porta a fare alcune considerazioni che mi sembrano non trascurabili.
Rappresentazione ipotetica di Cosmogonia Quantica.
La scienza, la tecnica, i progressi della sperimentazione, stanno sempre più avvicinando la conoscenza ai "misteri", spesso arcaici, dell'imponderabile, dell'alternativo, del "magico" o comunque tradizionalmente ritenuto tale.
Sessant'anni fa, avvicinandomi allo Yoga, imparai che da millenni la cultura indiana fa riferimento al "terzo occhio", posto al centro della fronte (dove trovasi la ghiandola endocrina epifisi o pineale). Ci sono persone che nascono già dotate del "terzo occhio", altre che riescono ad aprirlo-attivarlo con lunghi anni di pratiche ed esercizi.

Il terzo occhio permette di leggere l' "aura" degli esseri viventi, cioè le emanazioni di "energia vibrante" di ogni individuo, che si esprimo attraverso i colori, ciascuno dei quali, anche in funzione della sua intensità, è in grado di fornire precise indicazioni sulla stato d'animo e sulla condizione fisica di chi li emana. Il rosso esprime ad esempio la collera, il nero una patologia mortale, il giallo la salute, azzurro e verde diverse condizioni di calma, serenità...ecc... La maggior parte degli animali, sopratutto quelli più evoluti, sono normalmente in grado di leggere l'altrui "aura", e regolarsi quindi ad esempio sull'aggressività di chi sta loro
Emanazione aureolare
davanti. 
Famoso è il caso di quel gatto che vive libero in un ospedale per anziani, ed ha l'abitudine di andarsi a piazzare ai piedi del letto di chi è prossimo a morire...segnalando così la sua "diagnosi" premonitrice ! Così come molti altri analoghi casi citati dalla cronaca delle curiosità.Ci sono poi tutta una serie di interazioni tra "Scienza" e "Mistero", che restano in gran parte da approfondire e verificare, tra lo scetticismo dell'ortodossia medica e la libera curiosità indagatrice, di menti più aperte al possibilismo della sperimentazione e meno condizionate dalla rigidità aprioristica dello statu quo ufficiale. 
Implicazioni di meccanica quantistica
Come fenomeni scientificamente osservati e normalizzati, tipo
l'emotività propria dell'intestino..., la memoria del cuore (v. il già citato blog su Azzoni, "Incontri ravvicinati...", parte terminale),
la caduta delle difese immunitarie in relazione all'intensità dello stress 
(v. psiconeuroendocrinologia, Prof.Enzo Soresi 
"Il cervello anarchico"), ecc...

Altra considerazione riguarda la totale ignoranza, da parte della "Medicina Ufficiale" di strumenti diagnostici oggettivamente convalidati dalla realtà dell'esperienza invalsa, come la macchina del dott. C. !

Macchina per altro già ampiamente diffusa in altri paesi, come Austria, Germania ecc..., probabilmente derivata dall'apparecchiatura SCIO, messa a punto dall''equipe medica del prof. W.Nelson, biologo e fisico, già candidato al Nobel, basata sulla più recenti scoperte i campo quantistico, in parte derivate dagli studi della NASA...
Così come funziona anche il "Sensore KARNAK",
che consente di visualizzare in tempo reale ogni funzionalità cerebrale, o d'organo e di ogni sua minima parte, con un'analisi energetica, fatta dalla testa ai piedi, in pochi secondi !
Elaborazione grafica della Fisica dei Quanti
Questi apparati, rigorosamente tecnico-scientifici, non fanno altro che replicare, eventualmente approfondendola ed amplificandola, la funzionalità del TERZO OCCHIO nella lettura dell'AURA !
Fenomeno (sopra)naturale non ancora riconosciuto dalla scienza ufficiale !
Che tuttavia continua a fare grandi progressi tecnologici, proprio nella direzione del "sovranaturale"!
Ipotica visuale in formazione di neutrini oscillanti

Recenti gli annunci di IBM a proposito di 
"Sin 5",
le 5 imminenti (entro i prossimi 5 anni) conquiste
della più sofisticata tecnologia digitale:
 Sensori tattili permetteranno di "toccare", oggetti posti a qualsiasi distanza raggiungibile attraverso internet.
 Vista: un unico pixel permetterà di "vedere" immagini equivalenti a mille parole;
 Udito ed Olfatto: i futuri PC ne saranno dotati;
 Gusto: papille gustative artificiali, posizionate in uno scanner collegato al PC, aiuteranno le persone ad alimentarsi in maniera più corretta, evitando cibi inadeguati o perfino tossici e velenosi.   
L'energia quantica fu già alla base delle scoperte, ricerche e sperimentazioni del grande Tesla, criptate alla sua morte dai servizi segreti USA (v.su questo blog: Tesla, il Leonardo da Vinci del XX secolo = http://swimmingeorge.blogspot.it/2014/01/nikola-tesla-manipolazione-del-clima.html )
Così come la nuova frontiera della ricerca medica riguarda anche molto la PNEI : psiconeuroendocrinoimmunologia,
cioè l'intricato, complesso sistema di rapporti che collegano la psiche, i suoi stress, gli stati depressivi ecc..., all'apparato delle difese immunitario, controllato dal sistema endocrino glandolare...
Tutto ciò a determinare l'incidenza di malattie e possibilità di guarigione.

Già mezzo secolo fa ci fu chi ipotizzo essere la sede dell' ANIMA posta nell' IPOTALAMO, cioè nel sistema ipotalamico-ipofisiario posto alla base del cervello, che regola il funzionamento dell'Endocrino, e l'Immunologico conseguente.
(v. L.Speciani "Luomo senza futuro" e "Di cancro si vive").
Così la ricerca tecnologica, al servizio di una Scienza "libera" da prevenzioni, da dogmatismi inibenti, aperta alla rigorosa verifica, anche dell' "improbabile", potrà sempre più determinarsi in risultati perfino eclatanti ed imprevedibili.

The lonely dolphin

"C'è più ragione nel tuo corpo che nella tua migliore sapienza" (F.Nietzsche).
F.Niezsche

"In tutte le persone è la mente che dirige il corpo verso la salute o verso la malattia, come verso tutto il resto" (Antifonte).
Antifonte


 









giovedì 2 febbraio 2017

MOMENTI FELICI, 9^ ed ultima parte,

Momenti felici (e non...) della memoria, 
9^ ed ULTIMA PARTE
da Sett. 2003 a Dic. 2016

Così infine ci trasferimmo nella nostra nuova, grande gabbia dorata...Per terminare e perfezionare la quale furono necessari ancora svariati lavori ed esborsi: impianto di giardino ed ampio frutteto, recinzioni, impianto d'allarme, irrigazione automatica, piscina...Fummo ancora presi dai svariati lavori, molti dei quali realizzammo noi stessi, con le nostre mani e l'ormai acquisita competenza, al servizio di naturali predisposizione 
e passione specifiche.

Non avemmo difficoltà ad ambientarci con luoghi, persone e servizi disponibili in zona, apprezzando la "qualità di vita" che offre il sito: pace, silenzio, aria buona e la possibilità di decidere se e quando usufruire delle svariate strutture disponibili nel raggio di poche decine di km., cioè di tempi di percorrenza decisamente brevi, variabili da pochi minuti alla mezz'ora. Le nostre mete più remote: Milano a 60-80 minuti, Como a 90-100, Genova a 90-100. Ma rimanendo nell'immediato, a 5-10 minuti di auto abbiamo tutto o quasi: negozi, supermercati, ospedale, scuole, ristoranti e trattorie...Ed il capoluogo della vallata, caratteristico paesotto di valenza storica, con le sue tipiche vestigia, la Torre dei Malaspina, i vicoli, le specialità
gastronomiche...; circonadato da frazioni di altrettanto notevole richiamo turistico-culturale. 
Ed itinerari di ogni tipo, che si sprecano nelle possibilità di fruizione e destinazione: dalle lunghe passeggiate sulle colline circostanti sino alle "vie del sale", percorribili a piedi, a cavallo o in mountaibike, che in due-tre giorni consentono di raggiungere il mar Ligure attraverso l'Appennino, mare distante in linea d'aria solo 45 km. !
E le montagne, dove si scia regolarmente: il Penice, il Brallo (ove è anche ubicato un importante centro estivo del Federaz. Ital.Tennis), l'Armà ed il Lesma, 1.700 mt., dalla cui vetta abbiamo più volte scorto e fotografato il mar Ligure, la Corsica e le isole toscane. Tutto ciò a portata di mezz'ora d'auto (20-30 km.).
Osservatorio Radar del M.te Lesima. 1720 m. s.l.m.
Vicinissime sono anche il Golf e le Terme di Salice e Momperone, nuovissimo 18 buche in Val Curone (15 minuti di strada entrambi). A 20-30 minuti c'è la simpatica cittadina di Voghera, con ampie ulteriori possibilità di servizio ed il Mega Centro Commerciale di Montebello, in cui sono presenti tutti i principali outlet, Cinema Multisala e servizi di ogni tipo.

A 40 minuti abbiamo l'Outlet di Serravalle Scrivia, la notevolissime città di Pavia, poco più oltre Alessandria e Piacenza. Bellissima Bobbio, in val Trebbia, subito oltre il passo del Penice (30-40 minuti).
Il suggestivo Canyon nell'adiacente Val Borbera

Ed in quasi ogni luogo scarsi o inesistenti problemi di traffico e di parcheggio, sopratutto se paragonati agli intasamenti di Como e Brianza, di Genova e Milano non ne parliamo neppure !

Per i cinque anni in cui io continuai a lavorare vivendo nella nostra nuova casa, non ebbi mai alcun problema di lontananza, anzi ! La vicina (a Voghera) presenza di autostrade verso tutto il Nord Italia (Torino-Brescia, Milano-Genova, Autosole...)
mi favorivano per il fatto di trovarmi già oltre il nodo cruciale, nevralgico, che sempre era stato quello delle Tangenziali Milanesi !  Che ora dovevo affrontare solo nel caso dovessi recarmi nella zona di Milano o a Nord di quella. Così come quando, in media una volta alla settimana, dovevo recarmi in Fabbrica, al confine Svizzero Comasco: 150 km che percorrevo tranquillamente in 90 minuti, partendo alle 6 del mattino e "bucando" le tangenziali al ritorno, perlopiù in orari di traffico accettabile.
Scorcio centro storico del capoluogo.

I miei pernottamenti fuori sede erano quasi solo relativi a viaggi nel Veneto, talora in Emila, quando comunque cercavo di razionalizzare gli appuntamenti e gli itinerari in modo da sfruttare al massimo i tempi più lunghi. Talora dormivo in zona Como, in albergo o a casa dei miei figli, quando ero più impegnato in Fabbrica, così come in occasione delle bellissima, importante Fiera annuale di Villa Erba, a Cernobio.
Nei weekend o comunque nelle ore serali delle giornate in cui restavo a lavorare in ufficio, nella nuova casa, se non mi toccava lavorare ancher per quella, mi dedicavo a più o meno lunghe escursioni, a piedi ma anche in bici, lungo i spesso ripidi crinali delle alte colline montagnose che circondano la valle, ricche di boschi e di apprezzabili scorci, talora incontrando esemplari della fauna locale .
Cortile interno del millenario monastero di Sant'Alberto da Budrio (2 ore a piedi da casa).

L'installazione della piscina fu l'impegno, anche economicamente, maggiore, per quanto cercassi di trovare le soluzioni più economiche e risparmiose, ad esempio selezionando il fornitore ed acquistando direttamente in fabbrica, come del resto già avevo fatto per la maggior parte degli altri materiali.
Era dal 1976 che avevamo la nostra piccola (minimo 10 x 4) piscina "in casa", per noi accessorio di primaria importanza, essendo assidui nuotatori ed avendola attrezzata per un uso di minimo 5 mesi/anno e senza dover far virate (nuoto controcorrente e/o con trazione elastica).
La vasca appena installata. Oggi le siepi intorno superano i 3-4 mt.

In questo modo anche la scorsa stagione, tra gli inizi di Maggio e quelli di Ottobre, personalmente ho nuotato oltre 200 km, mia moglie pochi di meno, con nostro grande beneficio psicofisico.
Per non parlare della gioia dei nostri 5 nipotini, che tutti qui hanno imparato a nuotare e due di loro sono già avviati all'agonismo. 

Nessun problema di ambientamento, come dicevo, anche perchè ormai da svariati anni assiduamente già frequentavamo la zona, per tutte le incombenze e problematiche relative alla nuova costruzione.
L'unica cosa che tuttavia non mi riuscì fu quella di rimpiazzare, almeno in parte, le poche ma radicate amicizie che per circa 30 anni mi avevano accompagnato nel tempo libero, spesso nello sport, talora in vacanza.
Per mia moglie fu più facile instaurare rapporti, vivendo costantemente in zona, senza essere come me assente per lavoro la maggior parte del tempo. Quando infine io andai in pensione, ad ormai quasi 70 anni, era forse troppo tardi, anche per la particolarità delle mie inclinazioni, interessi ed abitudini, che non trovano grandi riscontri in generale, nei miei coetanei in particolare.
Con il mio amico Snoopy al rifugio "La faggeta", 1.300 mt. s.l.m.

Ma un grande, vero amico lo trovai comunque, nel 2005, assiduo, fedele, affezionatissimo: il nostro cane Snoopy, uno Spinone bianco di media taglia, il cui lungo pelo deriva da un parziale incrocio con il Lagotto, che diventò il nostrio immancabile compagno, ovunque andassimo, capace di viaggiare per intere giornate in auto senza fare una piega, talmente buono e silenzioso da preoccuparci a volte se per caso non lo avessimo dimenticato in giro...
Con i vecchi, pochi amici, solo episodici contatti, sempre più rarefatti. Unica grande delusione un mio collega di lavoro, che per oltre 30 anni era stato nostro assiduo ospite, compagno gradito di mille escursioni e dei diversi sport praticati, che consideravamo abitualmente da sempre come un fratello...
Improvvisamente sparito, saranno ormai nove anni: senza addurre spiegazione alcuna, all'improvviso negandosi alle nostre telefonate, ai nostri inviti e tentativi di capire perchè...? Amen e così sia...e l'amaro sapore del fatto si stempera nel lungo scorrere del tempo, come ogni altro.
CHI L'HA VISTO ?

Unica possibile spiegazione che io sia riuscito ad ipotizzare, la ricollego al nostro ultimo incontro, dalle parti di Bologna, dove io transitavo per lavoro. In quella occasione, nello scambiarci notizie ed aggiornamenti, anche a livello di sfogo, come spesso si fa tra amici, lui mi confidò dei problemi, anche economici, che gli stava creando un figlio ed io gli esternai analoga mia situazione: qualcuno espressamente incaricato di farlo si era "dimenticato" di pagare le mie tasse per qualche anno, ed ora Equitalia mi aveva mandato il conticino: qualcosa tipo 110mila euro...
Quindi l'ipotesi che possa essersi defilato sine die temendo una mia stoccata, conoscendomi bene quanto mai improbabile.

Ciò che, alla faccia dei "momenti felici", coincise con altro notevole guaio: una brutta infezione al ginocchio, che nonostante il valido intervento chirurgico subito, ebbe alcune ricadute...Gamba gonfia come uno zampone, a rischio di amputazione, febbre alta ed immobilità per settimane...Alla fine ne uscii con dosi quasi letali di antibiotici ed antinfiammatori, che furono molto probabilmente causa scatenante dei miei successivi acciacchi, in particolare ipotiroidismo cronico e fibrillazione atriale. Lunga riabiltazione, stampelle...Utilizzando le quali e facendomi accompagnare in auto andai anche talora a lavorare, quando non riuscivo a farlo da casa ! Fu un brutto "momento", un pesante scalino difficile da risalire, sia per l'aspetto economico (Equitalia), che per quello fisico (stato di salute)...
Tornai a stare meglio, ma non fui più quello che ero stato fino a poco prima dell'incidente, quando mi sentivo e dimostravo minimo dieci anni di meno. Purtroppo la Fibrillazione atriale, anche se a bassa frequenza come la mia, è una grande menata, sopratutto per chi abituato ad una vita fisicamente attiva, a fare sport: semplicemente "toglie il fiato" sotto sforzo...!

Il mio vecchio muscolo cardiaco sarebbe ancora in ottime condizioni, ma non riceve gli adeguati "impulsi elettrici" previsti per una battito regolare...La "malattia del seno atriale" equivale ad uno spinterogeno malfunzionante, per cui il motore 4 cilindri, se pure in perfette condizioni, "va a 3", come dice il meccanico, anzichè "a 4" come dovrebbe: capita infatti, sopratutto all'inizio dello sforzo (caso tipico una salita, una scalinata...), che l'aritmia blocchi un atrio, il sangue ristagna, l'ossigeno viene a mancare...
Come se ciò non bastasse s'instaura il pericolo dell'Ictus..., per l'eventuale grumo che potrebbe formarsi durante il ristagno, che ripartendo andrebbe a tappare da qualche parte...Unica prevenzione è la "scoagulazione", cui sono ormai da otto anni soggetto, assumendo farmaci che mi rendono quasi emofiliaco... Cioè a rischio di emoragie, ematomi per la minima botta, continui sanguinamente per graffi minimi, superficiali.

Il pacemaker che m'installarono 6 anni fa risolse discretamente la mia vecchia bradicardia acuta, tipica di un cuore molto "sportiveggiante". Già nel lontano 1969, a soli 28 anni, fui ricoverato in rianimazione a Padova con 25 pulsazioni al minuto, sospetto blocco atrioventricolare. poi facilmente risolto con il blando utilizzo di cardiostimolatori. Ebbi poi altri episodi, mediamente ogni 5 -10 anni, sempre ugualmente risolti; 
ma infine, con l'instaurarsi della fibrillazione, la bradicardia manifestò "pause" preoccupanti per il rischio di un arresto cardiaco. Il pacemaker purtroppo non risolve anche la Fibrillazione.
Per maggiori informazioni sull'argomento consiglio il mio Blog:
"Fibrillazione Atriale (PROBLEMI DI "QUORE")
 http://fibrillatrial.blogspot.it/
Così va il mondo, c'è di peggio ecc...o come si usa dire. In effetti, come del resto accade arrivando alla mia età, negli anni ho purtroppo sepellito svariati amici, parenti e conoscenti miei coetanei o anche più giovani.
Il "bello" della vecchiaia...

E con tutte le mie magagne continuo, sempre più faticosamente, a farmi sgambate talora quasi discrete, lunghe nuotate, e tanta ginnastica, quasi tutti i giorni.
Ho il vantaggio di non aver mai fumato, negli ultimi anni ho dovuto quasi annullare i piaceri della tavola e purtroppo anche quelli del sesso...Ciò che mi aiuterebbe a praticarlo ancora essendomi inibito per controindicazioni varie, sopratutto di tipo cardiovascolare.
Godo altrimenti alla grande tutte o quasi le gioie di essere felice "nonno" di 5 nipotini, 3 più 2 ! Nel senso che tre (Carolina, Greta e Brando) sono nostri nipoti naturali, figli di Valentina (Carolina) e di Gioel (Greta e Brando); gli altri due (Jacopo e Ginevra detta Gingi) sono figli di amici, da quasi sette anni affidati alle nostre cure di babysitter. Rapporto con un coinvolgimento molto intenso e particolare, che ha finito con il determinare una vera "parentela" virtuale !
Figli e nipoti festeggiano i 70 anni di nonna Wanda.
(da sin. Corrado e Valentina, Wanda, Gioel. I bimbi:Jacopo, Gingi, Carolina, Greta, Brando)
 La situazione logistica purtroppo fa si che i nipoti naturali vivano lontano, anche se non perdono occasione per venire in vacanza dai nonni, per loro è una sorta di paese dei balocchi.
Gli altri due sono stati altrimenti sempre e sopratutto con noi, essendo i genitori entrambi impegnati nel lavoro.
L'ultimo pistolino arrivato.
Solo ultimamente Jacopo si è allontanato, alunno delle medie pressochè 12nne riesce ora ad essere gestito a casa sua, mentre 

la piccola affetuosissima Gingi, 7 anni appena compiuti, viene ancora gran parte delle sere a dormire dai suoi "nonni", allietandoci con la sua invadente ma graziosissima ed amata presenza.
I quattro nipotissimi più grandi.

Questo ed altro fa si che noi si abbia ben poco tempo per annoiarci, subire la depressione della vecchiaia ecc...
L'altro consiste nel tanto da fare che richiede la conduzione e manutenzione della nostra troppo grande, bellissima magione.
Una casa di 400 mq., l'annesso ettaro in esterni (giardino, piscina, cortile, orto, frutteto e prati...) richiedono per la loro manutenzione quantità di lavoro sempre più eccedenti le nostre calanti capacità di provvedervi.
Tagliare 8.000 mq. di erba, potare una novantina di alberi, raccoglierne i frutti, tagliare siepi lunghe un centinaio di metri ed alte più di 3, provvedere una buona manutenzione della piscina, irrigare giardino e piante, conservare al meglio le varie strutture di fabbricato ed accessori (muri, serramenti, pavimentazioni esterne ecc...), ecc...Significa essere impegnati almeno 3-4 ore al giorno, tutto l'anno, ora più, ora meno.

Da qualche anno abbiamo fortunatamente l'aiuto part time di un giovane, bravissimo romeno, forte e volenteroso tuttofare, che ci risolve gli impegni più gravosi.
Da più tempo ancora abbiamo messo in vendita la proprietà, ma la pessima congiuntura economica generale, immobiliare in particolare, in continuo peggioramento, rendono sempre più aleatoria ed improbabile questa soluzione, nonostante la nostra richiesta sia ormai scesa alla metà del valore reale (intrinseco) dell'immobile.

Gran parte di quanto sopra, mi rendo ampiamente conto, non corrisponde affatto ai "momenti felici" che titolano questi post.
Del resto questa realtà include tuttavia, fortunatamente, ancora ampi spazi di serenità, di relativo benessere e la piacevole consapevolezza di un vivere in un ambito sicuramente fortunato, almeno secondo le nostre istanze, anche se non ne include la "perfezione"...Io me ne convinco ogni volta di più quando mi fermo a guardare, a considerare la natura che ci circonda e le relative sue opportunità di vita, lontani dal caos, dalla confusione, dal traffico, da gran parte dell'inquinamento ambientale e dallo stress che da tutto ciò può derivare.

D'altro canto abbiamo praticamente disponibile quasi ogni comodità auspicabile in un breve raggio di spazio e/o di tempo, fruibili con i vantaggi di una bassa densità abitativa e veicolare.
Ed ancor più me ne convinco prefigurandomi un ritorno in altri ambiti, a partire da quello comasco brianteo da cui proveniamo ed in cui potremmo riavvicinare figli e nipoti. 
Ogni qual volta ci rechiamo a trovarli infatti, io sopratutto soffro la congestione del traffico, le difficoltà dei parcheggi, il caos in generale, problematica cui non sono affatto più abituato !
Panoramica del sito: noi siamo ubicati al centro dell'immagine verso destra, sopra è l'alta collina il cui crinale costituisce il confine con il piemonte, in basso tra gli alberi scorre il torrente, al di qua del quale transita la statale del monte Penice.
 Un breve, significativo dato demografico, relativo alla densità della popolazione: la provincia di Como ha 480 abitanti per kmq.,
quella di Pavia 180, assai meno della metà; ma il dato si esaspera considerandolo a livello comunale: il territorio di Cantù da cui provengo (ed ho vissuto per oltre 30 anni !) ha 1.736 ab./kmq.! Quello del comune dell'oltrepò pedemontano in cui vivo da oltre 13 anni 38 ab./kmq., cioè 50 volte di meno ! ! !
E non è per questo che noi ci sentiamo isolati o perfino
Scorcio aereo di Voghera centro.
desertificati ! In 5 minuti arriviamo nel capoluogo della valle, dove troviamo gente, negozi, servizi, "vita e movimento": in 25-30 minuti raggiungiamo il "caos"controllato dell'enorme struttura iper-outlet di Montebello, e/o la simpatica cittadina di Voghera, decisamente "padana", non molto più piccola di Como, ma assai meno incasinata, in cui è possibile vivere l'atmosfera cittadina, con tutte o quasi le inerenti prerogative. Se poi vogliamo proprio farci del male...in circa un'ora possiamo raggiungere caotiche metropoli o quasi, come Milano o Genova, poco più oltre Torino.

Il Centro Commerciale di Montebello della Batt.

Ma il problema, il maledetto problema, sta nell'inesorabile avanzare della maledetta vecchiaia, con i sui acciacchi limitanti,
per cui diventa progressivamente sempre più inverosimile calcolare di reggere ancora a lungo l'attuale, impegnativa situazione.
Soluzioni alternative ? Ne abbiamo considerate diverse e sono tutte più o meno realisticamente praticabili, adottando in ogni caso, poco o tanto, diverse forme di compromesso.
Escluderei senzaltro quella adottata da nostri conoscenti italoamericani, residenti in Texas, che hanno venduto la loro bella casa e si sono trasferiti in un residence per anziani, attrezzatissimo e superorganizzato, in cui conservano la loro indipendenza abitativa ma usufruiscono di tutta la possibile assistenza...In pratica hanno acquistato l'usufrutto di tale soluzione scomettendo sulla durata della loro sopravvivenza...
Residence per anziani a Coira (CH)

Io altrimenti, in questo momento in cui non mi sento in grandissima forma (la stagione invernale non mi è mai giovata e col passare degli anni men che meno), mi prefiguro ancora, nel giro di 3-4 mesi, il ritorno del tepore primaverile, il profumo delle tantissime piante che ci circondano, passeggiate più lunghe e meno intabarrate, la riapertura della nostra piccola-grandissima piscina, tante vasche nuotando trattenuti dall'elastico in un acqua inizialmente assai frizzante (19-20°), i giochi, le grida, la compagnia deliziosa dei nostri carissimi nipotini, correndo sul grande giardino pensile panoramico, in bicicletta nel vasto cortile e sul viale privato, in altalena, sullo scivolo, nella casetta attrezzata per loro appositamente da me costruita sono ormai 8 anni e continuamente rinnovata, dentro la quale riesce ancora ad entrare senza piegare la testa solo il più piccolo.

Questo ed altro io oso sperare, almeno per qualche anno ancora. A meno che non si riesca prima a svendere tutto questo ben di Dio !
Ciò che l'esperienza indica essere sempre più difficile, improbabile, ma non impossibile. Dopo oltre un anno che non arriva alcun potenziale acquirente giusto domani doveva giungerne uno, che ha già rimandato due volte, condotto dalla miglior agenzia del settore immobiliare, specializzata nella vendita di ville di una certa caratura...
Domani, come oggi, è tuttavia previsto tempo pessimo e quindi ha rimandato ancora...Chi vivrà vedrà. Noi comunque non ci illudiamo affatto circa un possibile esito: troppi ormai ne abbiamo in questi anni visti passare, se pur selezionati, acquirenti potenziali. Tutti, nessuno escluso, hanno sempre magnificato la struttura, l'immobile, la location, la proprietà in sito, sperticandosi in complimenti circa come e dove sia stata realizzata e venga conservata.

Nessuno ha mai fatto un'offerta, propsettato una tratttiva...Nulla!
Tranne due anni fa, sembrava fatta, un tizio ritornò ben 3 volte, l'ultima accompagnato dal perito della banca che avrebbe dovuto concedergli il mutuo. La cui perizia, ebbi poi modo di sapere per vie traverse, indicava una cifra molto vicina alla nostra richiesta, una base di trattativa per noi quindi accettabile.
Non se ne fece comunque nulla: sembra che quel tale non riuscì ad ottenere il finanziamento, in gran parte a "perdere", in ambito CEE (voleva far passare la villa come "foresteria" per i clienti stranieri della sua piccola industria tessile, import export)...

Questo ed altro, tutto fa, condisce la nostra più o meno tranquilla vecchiaia, nel cui ambito occorre convincerci a ragione di vivere una condizione tutto sommato fortunata. Avrebbe potuto esserlo di più, in assenza degli incidenti occorsi negli ultimi dieci, quindici anni...Ma potrebbe essere stato anche peggio, e con ciò bisogna consolarsi.
Un ultima considerazione voglio rivolgere a mia moglie, che in tutto questo contesto ha finora conservato forza, carattere, risorse ed immagine ai migliori livelli possibili, nonostante alcuni imperdonabili errori commessi. Le sue risorse fisiche e
La nonna con figli e nipotini
aratteriali sembrano essere infinite ! Alla sua ormai veneranda età continua a lavorare come un giovane uomo, è ancora in grado di correre per svariati chilometri e nel nuoto è perfino migliorata, ormai battendomi alla grande, anche grazie ai miei handicap (aritmia cardiaca, spalle con tendini disastrati, una cuffia dei rotatori irrimediabilmente fratturata).

Tutti inostri nipotini l'adorano, alle stregua di una autentica Marypoppins ed i loro amichetti vorrebbero averla come nonna !
A 70 anni conserva la stessa identica struttura fisica di quando ne aveva 20 ed un sexappeal che poche quarantenni possono ancora vantare...Se appena avesse voglia e dsiponibilità per farsi "tirare" un pò la pelle, sopratutto in volto, potrebbe tranquillamente spacciarsi per una splendida cinquantenne !
Ma di lei mi riservo di pubblicare altre informazioni, in un post specificamente dedicato, tra qualche mese.

Fine della nona ed ultima parte.
Il vecchio nonno con i nipotini più piccoli al compleanno di Brando


the lonely dolphin

N.B. : mi preme rammentare come questi miei racconti, anche molto personali, siano sopratutto rivolti a precostituire una "memoria" per i miei nipoti e loro collegati, nel caso in cui potranno mai averne interesse, curiosità "storica".
Alla stessa maniera per cui io sarei stato estremamente interessato a leggere le memorie dei parenti che mi hanno preceduto.