lunedì 28 luglio 2014

I CASINO' DI SAN MARINO E DI CAMPIONE D'ITALIA



Breve storia di un Casinò mai realizzato e del suo contraltare, l'enclave di Campione d'Italia.

In seguito a precisa richiesta vado a riesumare la lontana memoria di un tentativo, abortito sul nascere, di far partire un'importante Casa per il Gioco d'azzardo su territorio "straniero", non gestita dallo Stato Italiano.
Questa la premessa fondamentale per comprendere bene la faccenda: il Gioco d'Azzardo in Italia è totalmente soggetto a Monopolio di Stato !
Ciò è sopratutto vero per i Casinò, le grandi, importanti Case da Gioco che lucrano ogni anno svariati milioni sulla pelle dei tantissimi che hanno il vizietto di farsi spennare alla roulette, allo chemin de ferre ecc...
San Remo, Campione d'Italia, Venezia...stop ! Tutti al nord del Paese, in posizioni d'eccelenza turistica, paesaggistica, culturale.
Al centro ed al sud solo Sale da Gioco...clandestine, spesso tipo "mordi e fuggi", perlopiù gestite da Mafia, Cammorra, Ndrangheta.

Ma nell'illusione libertaria del dopoguerra, sulla crescente onda di una rinascita economica che già si palesava propizia e doviziosa, sulla spinta ottimistica di svariati imprenditori, finanzieri ed appassionati del gioco, crebbe l'idea di posizionare nella Repubblica di San Marino, immediatamente fuori dalla giurisdizione dello Stato Italiano, un Nuovo Casinò.
L'ubicazione era decisamente favorevole, prossima ad importanti città e sopratutto alla Riviera Romagnola, meta tradizionale di vacanze marine per svariati milioni di Italiani e stranieri, ancora dai primi decenni del'900 (v. in particolare il film "Amarcord" di Fellini). Zona allora famosa anche per aver dato i natali, in quel di Predapio, al fatidico "duce", Benito Mussolini.
Zona ancor oggi forse la più importante per il turismo estivo, prima in Italia per il numero di presenze di villeggianti registrate.
Senza contare la prossimità con l'autodromo di Imola e le attrattive storico-culturali di Ravenna, Ferrara, Rimini, Forlì ecc...Bologna e Firenze appena oltre.
Facciata del Grand'Hotel Kursal di Sanmarino
Così all'inizio degli anni'50, presso lo storico, maestoso Hotel Kursaal fù organizzato il nuovo "Casinò di SanMarino", in aperta sfida con lo Stato Italiano ed in diretta concorrenza con gli altri casinò da lui direttamente gestiti.
L'iniziativa si basava economicamente sull'apporto di una Societa per Azioni, che in accordo con il governo sanmarinese l'avrebbe gestita distrubuendo agli azionisti i dividendi relativi agli utili realizzati, utili che si prevedevano sicuramente cospiqui, data l'importanza dell'eclatante iniziativa.
Le azioni messe per tempo in vendita andarono a ruba !
Tra gli acquirenti c'era purtroppo anche mio padre, fortemente sbilanciato in quell'investimento, già abile affarista ed incallito giocatore d'azzardo, nonostante avesse poco più di 30 anni !
Egli aveva convinto e cooptato amici e parenti per partecipare all'iniziativa, sicuro dell'innevitabile successo. Dopo aver già allora perso tanto denaro negli svariati casinò d'Europa (e moltissimo altro lo perse poi anche dopo, nel resto della sua vita*), ora aveva finalmente la possibilità di rifarsi, di guadagnare con il suo amato gioco d'azzardo senza più perdere, almeno fintanto che si fosse limitato a stare "dalla parte del banco", cioè ad esserne azionista.
Sanmarino: il castello arroccato sul monte Titano, sullo sfondo la pianura romagnola.
L'innaugurazione del nuovo importante Casinò avvenne in pompa magna dalle parti del 1950. Grande afflusso di "bella gente" da ogni dove, a partire dai numerosissimi azionisti.
I miei genitori partirono in auto per il lungo weekend di viaggio in compagnia di numerosi amici coinvolti nell'investimento. La meta allora era assai lontana, in assenza totale di autostrade, fatta eccezione per il breve tratto della "camionabile" Genova-Seravalle.
Arrivati alla falde del monte Titano, su cui si arrocca la minima Repubblica Sanmarinese trovarono la sgradevolissima sorpresa: il blocco stradale imposto per la prima d'allora inesistente "dogana di stato".

Il ministro degli interni  Italiano Mario Scelba, politico democristiano molto discusso, il cui nome è storicamente collegato alla così detta "legge truffa", relativa al sistema elettorale, ma sopratutto alla Strage di Portella della Ginestra, in quanto sospettato tra i mandanti della banda di Salvatore Giuliano che il 1° Maggio 1947 fece strage in Sicilia di contadini organizzati in una manifestazione di sciopero.
Scelba aveva disposto un"blocco doganale" sul confine, che consisteva in una accurata, meticolosa perquisizione di qualsivoglia veicolo avviato a San Marino !
Perquisizione assolutamente speciosa, avente unicamente lo scopo di boicottare l'accesso al Nuovo Casinò che stava aprendo i suoi battenti: con lentezza esasperante i pochissimi adetti della Guardia di finanza, arrivavano alla perquisizione personale, facendo svestire molti degli avventori alla manifestazione e smontandone parte delle auto, alla ricerca di un contrabbando tanto improbabile quanto risaputamente inesistente !
Il ministro Scelba

I miei genitori inpiegarono 6 ore per superare il "valico", altri tutta la notte, molti desistettero del tutto !
Fu così subito chiarissimo che l'iniziativa era inevitabilmente destinata al fallimento: bastava che ogni giorno successivo, come di fatto poi avenne, ci fosse lo stesso blocco "doganale" per dissuadere la gente dalla possibile frequentazione della nuova struttura, doviziosamente e costosamente realizzata al Kursaal.
Nel giro di due settimane il Casinò chiuse di fatto, poco più oltre la Società per Azioni relativa fallì...e chi quelle azioni aveva acquistato poteva pulirsici...
Come accadde a mio padre, che tante ne aveva comprate e fatte comprare...
Diverse delle sue probabilmente con denaro preso in prestito che ora avrebbe dovuto restituire...
Ricordo quando tornarono da quel viaggio, stanchi, scornati ed arrabbiati.
Io avevo una decina d'anni ma ricordo ancora bene le loro recriminazioni, sopratutto quelle di mia madre, che descriveva il vergognoso boicottaggio cui erano stati sottoposti, l'attesa infinita delle auto in coda, il peso dello smacco subito, l'enorme danno riportato...
Il nuovo orribile Kursaal, in cui si continua inutilmente ad ipotizzare l'apertura di un Casinò.

Il 29 aprile 1953 viene stipulato fra la Repubblica Italiana e la Repubblica di San Marino un Accordo aggiuntivo alla Convenzione di Amicizia e Buon vicinato già in essere dal 1939, che prevedeva l’impegno sammarinese “a non permettere sul proprio territorio l’impianto o l’esercizio di case da gioco o di altri centri del genere”. A compensazione di tale rinuncia avrebbe ricevuto dalla Repubblica Italiana la somma di 90 milioni di Lire annue, per il periodo compreso tra il 1° gennaio 1946 e il 30 giugno 1952, e 150 milioni di Lire annue dal 1° luglio 1952 in poi, in esenzione di qualsiasi imposta o tassa.
Cifre enormi per quei tempi !
Cifre enormi per quei tempi !

Era la solita soluzione all'Italiana, sterile ed unicamente punitiva per i propri contribuenti  ! 
 Non sarebbe stato assai più remunerativo agire al contrario, combinando un accordo che permettesse comunque l'attività del nuovo Casinò, con una adeguata partecipazione agli utili per la Repubblica Italiana ?
Non era meglio ricevere anzichè dare ?
Sicuramente la partita sarebbe risultata vincente, anche calcolando quella parte di clientela che SanMarino avrebbe forse sottratto agli altri Casinò italiani.
Ma il senso "pubblico" per gli affari dei nostri politici è sempre stato carente, miope e bigotto, improntato ad una sorta di puritanesimo cattomarxista, alieno da prospettive mercantili !
Gli unici affari in cui i nostri politici sono sembre stati solerti, capaci, perfino creativi, sono le continue nuove tasse che per decenni ci hanno caricato addosso, sino alla morte !
Mio padre.

Mio padre, fu uomo definito da più parti genio degli affari*, ma che per tutta la vita fù succube di quella brutta malattia, il vizio del gioco, aveva calcolato che con la sua partecipazione azionaria al casinò di Sanmarino avrebbe almeno recuperato una parte di tutto quanto era solito perdere al gioco. Gli andò male, e fù una delle poche volte che  sbagliò, almeno negli affari: non aveva calcolato che in quel caso dalla parte del "banco" non c'era la RSM, ma lo stato Italiano, in grado di boicottare con tutta facilità la nuova iniziativa.

CAMPIONE D'ITALIA
Rappresenta un caso molto simile a quello di San Marino, ma alla rovescia: Campione è un "enclave", una piccola parte di territorio italiano posto all'interno di un altro stato, la Svizzera Ticinese. Vicinissimo al confine comasco di Chiasso, posizionato prima ancora di Lugano, sull'omonimo lago, Campione d'Italia è una sorta di porto franco del gioco d'azzardo in provincia di Como. 
L'enclave di Campione d'Italia

La sua storia è curiosa e come quella di San Marino risale alla notte dei tempi: nel 777, in pieno medioevo, un signore Longobardo donò quel territorio alla Basilica Milanese di Sant'Ambrogio, che ne mantenne la proprietà per oltre mille anni, nonostante fosse più volte rivendicata dagli Elvetici. Quando poi nel 1.800 Napoleone abolì le Confederazioni Religiose Campione fù incorporato dal territorio di Como, mentre gli Svizzeri tentavano ancora inutilmente di riappropiarsene.
A Campione d'Italia le auto dei residenti hanno la targa svizzera, le forze di polizia sono Italiane, i salari sono pagati in franchi svizzeri, la posta utilizza francobolli italiani...
Cosa notevolissima è che salari e stipendi siano non solo pagati in franchi svizzeri, ma anche adeguati ai parametri della Confederazione...!
Ciò fà si che sia estremamente ambita e ricercata la possibilità di lavorare a Campione, possibilmente abitando in Italia, dove i costi sono sempre stati decisamente inferiori, cioè facendo i "frontalieri", come tanti comaschi da sempre cercano di fare, e non solo con Campione. Uno spostamento di pochi chilometri, andare e tornare, che vale una fortuna ! 
Il Casinò di Campione

Un poliziotto o guardia di finanza che riesca a farsi assegnare il servizio a Campione d'Italia arriva fra una cosa e l'altra a guadagnare anche 4 o 5 volte di più che non per lo stesso ruolo in Italia.
Poi ci sono i "pensionati" italiani, che per il fatto di risiedere a Campione, ricevono la pensione moltiplicata per 3 - 4 volte, in franchi svizzeri !
Provate a pensare quanta gente ha sempre cercato di avere la "residenza legale" a Campione d'Italia per questo motivo...e ad immaginare quanto possano valere gli immobili colà ubicati...
Per decenni la popolazione "residente" a Campione incrementò a dismisura, anche se ad abitarci di fatto erano moltissimi di meno !
Capitava ci fossero dei monolocali in ciascuno dei quali risultavano residenti (pagando tutti il relativo affitto) decine di pensionati...!
Immaginate quindi quanto poteva rendere al proprietario ciascuno di quei monolocali...
Il lungo lago di Campione d'Italia

Un mio conoscente, impresario immobiliare, un 15-20 anni fà tentò anche lui quel grosso business: acquisto un terreno a Campione su cui calcolava di realizzare un bel condominio di monolocali da vendere a peso d'oro, tipo30mila franchi il mq., 30 mq. un milione !
Ma gli andò male, non ebbe mai i permessi, anche perchè nel frattempo scoppio lo scandalo per la gabola che prevedeva una tale situazione e furono drasticamente cambiate le regole del gioco.
Una sala giochi del casinò.

Non quello d'azzardo del Casinò, che continua imperterrito dal 1936 e che si definisce il più grande d'europa, dotato di ogni divertissement ed occasione di spettacolo, meta da sempre dei Milanesi gaudenti, che in un'oretta di autostrada, ma anche meno da Milano a Mendrisio, la sera possono evadere, per tentare l'incontro con la dea bendata, ballare, assistere a spettacoli e festival vari. 


* v. su questo stesso blog: "Pericle, l'uomo che visse due volte", cenni biografici in sette post.


Nota: personalmente NON SONO MAI ENTRATO IN UN CASINO',
l'ho evitato in linea di principio, in memoria di tutte le sofferenze che il gioco d'azzardo ha comportato per la mia famiglia d'origine.




















sabato 31 maggio 2014

FRAU MARLENE ( le vieux fusil ) : da rivedere !

Titolo originale: "Le vieux fusil"

FRAU MARLENE
(da rivedere !)

E' un vecchio, bellissimo film del 1975, interpretato al meglio da un grande Philippe Noiret e da una meravigliosa, ancor giovane e bellissima 
Romy Schneider. Titolo originale Francese: "Le vieux fusil".
Il vecchio fucile per la caccia ai cinghiali che il protagonista ricorda di aver imboscato nella soffitta della depandance del suo Castello, in campagna, non lontano da Parigi, dove esercita il suo lavoro di medico chirurgo.
Il vecchio fucile gli occorre per compiere una giusta vendetta: eliminare tutti i tedeschi della pattuglia in fuga che gli hanno violentato ed atrocemente ucciso moglie e figlia, sterminando tutta la famiglia  di contadini del rustico collegato al castello.
Bellissima, bravissima...


Il racconto si alterna tra immagini dolcissime (i flash back dei ricordi, lontani e recentissimi, della bellissima moglie e della tenera, giovanissima figlia) ed immagini estremamente violente e spietatamente crudeli (la moglie arsa viva con il lanciafiamme subito dopo la violenza !), sviluppando un pathos efficacissimo, al cui confronto possono andarsi a nascondere la maggior parte dei thriller d'azione, inclusi i vari "giustizieri" alla Charles Bronson, Alain Delon, ecc..., surclassati dalla realistica interpretazione di un grande Philippe Noiret, sorprendente nel ruolo per lui atipico.

E' un film dolce ed estremamente amaro, politicamente del tutto scorretto, che non lascia spazio al perdono (ma quale perdono è mai possibile di fronte a simili atrocità ? Esiste solo la vendetta !).
Non solo, ma propone anche una violenta scena iconoclasta, in cui il protagonista che ha appena scoperto la terribile strage compiuta, al cospetto dei corpi dei villici testè sterminati dai nazisti in fuga, nella cappella del castello, in un furioso accesso di rabbia distrugge violentemente le statue del Cristo e della Madonna, inutili icone, mere testimoni dell'atroce strage davanti a loro appena verificata !
Le grand Philippe

Ed è probabilmente anche in seguito a questa scena estrema, inacettabile per l'ortodossia dei censori benpensanti ed ipocriti, che il film fu confinato nell'oblio, leteralmente congelato ed escluso da qualsiasi memoria: in quanrant'anni non mi risulta sia mai passato in una qualsiasi delle millanta TV, che continuano a riproporre di tutto e di più, compreso il peggio del peggio del peggio !
Ma neppure l'ho mai sentita citare nei programmi e/o nelle recensioni di un qualsivoglia "cineforum" !

Eppure è un film bellissimo, molto ben realizzato, con un'ottima sceneggiatura ed interpretato alla grande da due grandissimi attori.
Io ne ho cercato invano una copia, un pò dovunque, riuscendo infine a scaricare da internet l'originale in lingua Francese, che orecchio abbastanza per poter seguire quasi tutti i dialoghi. E' comunque la grande forza delle "immagini", sia quelle più crude che quelle più dolci, che permettono comunque a chiunque di apprezzarne la visione.

Vivamente consigliato, e da rivedere !

the lonely dolphin

Il breve video allegato propone solo le dolci immagini dell'inzio del film.










martedì 25 febbraio 2014

GUSTAVO ROL: Sopranaturale autentico o grandissimo illusionista ?

 
Sopranaturale autentico o grandissimo illusionista ?

Dopo la mia esperienza con il sensitivo Mario Azzoni  (v. su questo Blog: "Incontro ravvicinato del 4° tipo" = http://swimmingeorge.blogspot.it/2011/12/mario-azzoni-incontro-ravvicinato-del-4.html ), sentii parlare a Torino di Gustavo Rol, ricordandomi poi che di lui avevo già udito e letto qualcosa...
In particolare nel libro di Piero Angela: "Viaggio nel Mondo del Paranormale".
Gustavo Rol negli anni '30

Tranne che ora, dopo l'esperienza con Azzoni, il mio aprioristico scetticismo verso il "paranormale" era stato in parte ridimensionato e la mia mente razionale si era resa più disponibile ad accettare fenomeni non esattamente inquadrabili nelle categorie della ricorrente logica sperimentale...
Avendone ora tempo e modo ho voluto fare una ricerca su Rol, quasi a completare la mia esperienza con Azzoni, alla fine della quale credo di potermi dire propenso a credere che Gustavo Rol fosse come minimo un sensitivo di capacità non minori di quelle di Azzoni.
Sicuramente egli ebbe assai più fama e rinomanza di Azzoni, se non altro per la notorietà che gli resero le frequentazioni ricorrenti e di primissimo piano dei famosissimi personaggi che a lui si rivolsero "per sapere..." in una arco di tempo di circa 70 anni !
Politici, attori, capi di stato, artisti, scrittori, giornalisti, tutta gente di primissimo piano: da Benito Mussolini a Jhon Kennedy, da Gianni Agnelli a Fellini...
Le cose che lui faceva, ciò che innumerevoli ed in linea di principio attendibili testimoni riferiscono di avergli visto fare, erano normalmente catalogabili nel "paranormale", nella categoria dei miracoli, piccoli o grandi che fossero, comunque nel "sopranaturale" !
"previsione"...postuma...dei fatti accaduti ?

Molti critici, tra cui Piero Angela, sostengono che comunque fossero alla portata di un bravissimo, eccezionale "Illusionista"...e qualche "mago" di mestiere, tipo Silvan, è riuscito anche a replicare taluni suoi esperimenti, o almeno così pare...
Perchè ad esempio, i testimoni oculari della "magia" di Rol raccontano che lui non usasse perlopiù le mani..., ciò che renderebbe inattuabile quasi ogni replica dei suoi "miracoli" utilizzando i trucchi più raffinati dello Illusionismo.

La conclusione cui personalmente sono giunto, alla fine della mia ricerca e dopo averci attentamente ragionato sopra è la seguente: 
"se Rol barava, il vero trucco stava in un ipotetica, sua enorme capacità ipnotica, di subornare totalmente la mente dei presenti, inducendoli ad una sorta di veglia ipnotica in cui lui riusciva a fargli credere di vedere e sentire come veri ed autentici gli esperimenti altrimenti artefatti da lui prodotti".
Resta tuttavia il fatto che in molti casi lui fece importanti previsioni sul futuro, prossimo o remoto, che poi si avverarono nella realtà degli eventi: come la disfatta di fascinazismo nella seconda guerra mondiale e l'uccisione di Mussolini (ciò rispondendo al quesito specificamente postogli, in prima persona, dal "Duce" fascista), o come il terribile attentato letale al presidente Kennedy, che con la moglie Jaqueline uscì sconvolto dal suo incontro Torinese con Rol.
E' forse possibile che questi e molti altri casi appartengano ad un'abilissima revisione mistificatrice degli eventi, per cui si riuscì a ricostituire ad arte la "previsione"...postuma...dei fatti accaduti ?
Ciò che apparebbe ancor più un azzardo di fantasia.

Ma chi era Rol ?

Nato a Torino nel 1903, appartenne all'alta borghesia benestante della città, frequentandone gli ambienti più elevati per censo e cultura. Plurilaureato fece carriera in ambito bancario, ripetutamente trasferito presso svariate filiali europee della Comit, finchè alla morte del padre decise di ritirarsi, non avendo alcuna esigenza economica di continuare, per dedicarsi alle sue passioni: la pittura, in cui fù anche professionalmente attivo, e successivamente il...paranormale...

Rol sensitivo, mago, illusionista o santone che dir si voglia, non fu mai tale di mestiere o professione, non si fece mai pagare da nessuno, nè mai si esibì in spettacoli, prove o manifestazioni a livello pubblico.
I suoi "esperimenti" (come soleva definirli) avvenivano sempre in casa sua, alla presenza di una ristretta cerchia di amici e conoscenti, cui si aggiungevano episodicamente degli "invitati" a partecipare.
Non era facile entrare in contatto con lui, ma neppure impossibile ed in effetti furono nel tempo moltissime le persone, di ogni ceto e livello, che ebbero gratuitamente accesso al suo ambiente, ai suoi esperimenti.
Poi naturalmente si concedeva ad incontri ristretti, individuali, con personalità di particolare levatura e rinomanza, alcune delle quali finirono con il divenire suoi amici veri e propri, come il regista Federico Fellini, l'industriuale Gianni Agnelli e diversi altri.
Federico Fellini


Il suo divenire di sensitivo si sviluppò sopratutto in occasione dell'incontro a Marsiglia con un personaggio molto particolare, di origine polacca, che gli fece prendere conoscenza con le facoltà di cui Rol era naturalmente dotato. Episodio in seguito al quale egli approfondì studi di metafisica trascendentale ed ebbe poi una grave crisi che lo portò a rinchiudersi in convento. Situazione da cui fù la madre ad aiutarlo ad uscire, riportandolo alla vita laica in quel di Torino, dove egli iniziò, negli anni'30, ad eseguire i suoi esperimenti di sensitivo, divenendo presto noto e ricercato per questo dall'aristocrazia cittadina. Ma assai velocemente la  fama delle sue straordinarie capacità estrasensoriali dilagò per ogni dove nel mondo.

Rol viene considerato insuperabile tra gli illusionisti , il più grande che ci sia mai stato ed ugualmente tra i sensitivi. Per tutti coloro che lo hanno conosciuto, frequentato e...direttamente sperimentato nel corso dei suoi "esperimenti", viene considerato un autentico fenomeno paranormale, superdotato di facoltà molteplici, dalla veggenza alla smaterializzazione, dalla lettura del pensiero al teletrasporto, dall'ubiquità alla capacità di curare e guarire. I casi che testimonierebbero queste sue miracolose capacità sono innumerevoli. Eccone solo alcuni tra i più eclatanti:
il suo intervento fù determinante per il ritrovamento del covo in cui era tenuto prigioniero  il Generale USA James Lee Dozier, rapito a Verona dalle brigate rosse nel 1981;
Dozier congratulato da Pertini

durante la seconda guerra mondiale salvò da morte certa alcuni partigiani che stavano per essere fuciliati dai nazzisti, scomettendo con il comandante tedesco che avrebbe indovinato che cosa c'era scritto in una sua certa lettera, chiusa in un cassetto di un  di un comodino, a casa di qualche soldato in Germania;
una volta, trovandosi nella hall di un hotel, udì della gente che diceva che il giorno successivo sarebbe ripartita in aereo, di proprietà di uno di loro. Ma Rol subito intervenì dicendo "non fatelo, sento un garn puzzo di bruciato, non fatelo !". Il giorno dopo volle ripartire solo il proprietario dell'aereo con il suo pilota: fecero in tempo a decollare che l'areo scoppiò in aria...;
il professor Dogliotti, eminente medico e pioniere della cardiochirurgia italiana, durante le operazioni più a rischio era solito chiedere la presenza di Rol in sala operatotia, per chiederli di "intervenire" quando fosse stato necessario...

Annedoti che, se non appartengono alla più grande bufala mistificatrice della storia, dimostrerebbero inequivocabilmente l'autenticità delle enormi facoltà paranormali di Rol, ben oltre l'ipotesi di una sua eventuale capcità di suggestionare a livello ipnotico chi assisteva ai suoi "esperimenti" !

I suoi "esperimenti" consistevano altrimenti nel verificare l' "aura" dei neofiti, valutandone così carattere, personalità e stato di salute fisica (esattamente come fà Mario Azzoni ed anch'io ho presso di lui sperimentato),
nel predire i futuri eventi, inclusi se richiesto anche quelli fatali (come fece con Mussolini e con Kennedy), nel rintracciare e collegare al presente le "anime" del passato, nell'eseguire numerosi giochi di tipo illusionistico, ma estremamente avanzati: attraversare le pareti, ridurre della metà oppure raddoppiare le dimensioni del proprio corpo, indovinare le cose più improbabili. 
...le anime del passato...

Tutto ben oltre i meri giochini con le carte alla Silvan, benchè spesso indulgesse a fare anche quelli, ma senza usare le mani ! Oppure demandandone l'esecuzione, da lui comunque diretta, ad un ospite a caso.

Episodio tipico: una ragazza preoccupata per l'esito di un esame gli si rivolse per un consiglio. Lui la invitò a recarsi in biblioteca a prendere uno a caso dei tantissimi libri e di portarglielo. Quando fù di ritorno la invitò ad aprire una pagina a caso e di leggerne le prime parole. Che dicevano : "se studierai potrai sicuramente prendere almeno un 28 od un 29...".

Gustavo Rol era molto religioso, non fece mai "commercio" delle sue enormi facoltà, sempre prestandosi gratuitamente, con generosità. Non dichiarò mai quale ritenesse fosse la natura e portata delle sue eccezionali facoltà, che tese sempre a sminuire, come fossero fatto marginale del suo essere. 
Il significato che attribuiva alle sue prestazioni , ai suoi interventi, lo definiva come una sorta di missione per far comprendere alla gente che in effetti esistono ben altre dimensioni e realtà, oltre a quelle che i nostri sensi sono normalmente in grado di percepire

Il suo messaggio finale, poco prima della morte, avvenuta nel 2004 a 91 anni, fù che..."la morte non esiste", che in realtà morendo il corpo, l'anima entra in un altra dimensione, per noi invisibile, parallela e concomitante.
Ciò che sosteneva adducendo spiegazioni di tipo scientifico (Rol era laureato anche in Biologia !), assai più che non liturgico, palesando la "teoria dei quanti" ecc..., ma sopratutto l'innegabile realtà, per cui la "Scienza" è oggi in grado di avvalorare la conoscenza di neppure il 5% di ciò che esiste nell'universo: tutto il restante 95%, 19 parti su 20, resta ancora da scoprire !
Il logo di Rol, da lui stesso coniato

In effetti la sua enorme capacità, più sovranaturale che paranormale, non potè mai essere dimostrata da quei controlli, rigidi ed ineluttabili, che la scienza sempre giustamente pretende di eseguire per conferire la patente di autenticità ad ogni fenomeno. Sempre Rol vi si oppose, giustificando così i suoi rifiuti: i suoi "esperimenti" corrispondevano a fenomeni singolari, frutto dell'ispirazione del momento, non riconducibile ad una precisa, ben determinata volontà di compierli ! Nè tantomeno erano, per loro stessa natura, replicabili.
Ciò che può essere letto in modi di valore e significato diametralmente oppsti.

Ed è perciò che resta pesantemente sospesa l'ombra del dubbio sulla fenomenologia di Gustavo Rol. Nonostante le innumerevoli testimonianze di 
personaggi di notevolissima levatura intellettuale, inclusi alcuni dei massimi Capi di Stato e dei maggiori personaggi dello estabilishment industriale, artistico, storico. Cioè gente come Mussolini, Kennedj, la regina Elisabetta, 
Gianni Agnelli, Federico Fellini, salvador Dalì, ecc..., ecc...
Tutti in ogni caso suggestionabili ed intimamente manipolabili, nel profondo delle loro sensazioni...
Ciò che già di per se sarebbe "miracolo" di non poco conto !
Per non parlare dei casi specifici su riportati e descritti.
Rol tenente degli Alpini

Personalmente, lo ripeto in conclusione per ciò che può valere, da circa 60 anni io credo solo nelle verità (scientificamente) dimostrate...e tendo al massimo scetticismo per tutto ciò che attiene la sfera del paranormale, del religiosamente miracoloso, sino ad arrivare agli UFO e quant'altro.
Ciò tuttavia ed ovviamente, senza escludere a priori ogni altra possibilità, compresa quella per cui gli asini possano volare, purchè risulti dimostrata.
Ma l'esperienza direttamente verificata 12 anni fà con Mario Azzoni mi ha reso assai più disponibile a prendere in considerazione la concreta possibilità di fatti e fenomeni che potrebbero logicamente e rigorosamente ambientarsi in quel 95% dell'Universo che ci resta sconosciuto...
Ma ciò, ovviamente ed assolutamente, sempre restando da verificarsi con estrema attenzione e rigore, e con il tipico atteggiamente ipercritico del malfidato che sono, anche specificamente educato ad esserlo da mio padre.
Anche perchè so che i bidonisti, i bari, i venditori di fumo sono in generale la regola più che non la stragrande maggioranza !

Ma, lo confesso, su Gustavo Rol mi piacerebbe scommettere...

The lonely dolphin 

P.S. : in effetti la "Scienza", nel suo faticoso percorso evolutivo sempre conferma il fondamentale assunto per cui "più ricerchiamo, studiamo ed impariamo e più realizziamo l'enorme dimensione della nostra ignoranza !"
A ribadirlo ci sono nuove branche della fisica, della biologia, della medicina,
perfino della matematica...C'è ad esempio la neuropsicoendocrinologia, che arriva quasi ad identificare la sede dell' "anima" dalle parti dell'Ipotalamo.
"Il cervello anarchico"di Soresi
Anima la cui "massa" fisica sarebbe stata scientificamente verificata nel peso di un oncia (30 grammi). E diversi scienziati hanno dovuto ammettere l'esistenza di fenomeni, alcuni strettamente riconducibili agli "esperimenti" di Rol, per i quali non esiste spiegazione razionale, se non ipotizzando forze, entità e dimensioni attualmente al di fuori di ogni protocollo o di teoria scientificamente applicabili. 
Come ad esempio la "memoria" del cuore, che si evidenzia in diversi casi di trapianto...e la trasmissione a distanza di reazioni organiche per il sangue trasfuso...!
Ciò che viene raccontato in chiusura del mio già citato post su Mario Azzoni, pubblicato su questo stesso blog:
http://swimmingeorge.blogspot.it/2011/12/mario-azzoni-incontro-ravvicinato-del-4.html
  
Filmografia e Bibliografia

  1. ^ La mia opinione su Gustavo Rol (Tullio Regge).
  2. ^ Gustavo Adolfo Rol, il grande precursore 
  3. ^ Di Simone, G., Oltre l'umano. Gustavo Adolfo Rol, Reverdito, Trento, 1996
  4. ^ Riccardi, N., Gustavo Adolfo Rol, Metapsichica, Ceschina, lug.-dic. 1966, pp. 73-87
  5. ^ Piero Angela, Viaggio del mondo del paranormale, Milano, Garzanti, 1978.
  6.  Renzo Allegri. Rol il mistero, Musumeci Editore, 1993.
  7. Renzo Allegri. Rol il grande veggente, Mondadori, 2003.
  8. Maurizio Bonfiglio. Il pensiero di Rol: la teoria dello spirito intelligente, Edizioni Mediterranee, 2003. ISBN-88-272-1732-0
  9. Maurizio Bonfiglio. Rol. L'uomo, il mistero, la vita. documentario DVD, regia di Maurizio Leone, Aries s.r.l, 2005
  10. Nicolò Bongiorno, Rol. Un mondo dietro al mondo, documentario DVD, Medusa Video, 2008
  11. Gustavo Adolfo Rol. Giuditta Dembech (a cura di). Gustavo Adolfo Rol. Scritti per Alda [poesie, lettere e disegni con testo autografo a fronte], L'Ariete, 1999. ISBN 88-86492-20-0
  12. Giuditta Dembech. Rol: il Grande Precursore, L'Ariete, 2005.
  13. Giorgio di Simone. Oltre l'umano. Gustavo Adolfo Rol. Reverdito Editore, 1996/2009
  14. Gustavo Adolfo Rol. Catterina Ferrari (a cura di) "Io sono la grondaia..." Diari, Lettere, Riflessioni di Gustavo Adolfo Rol, Giunti, 2000.
Remo Lugli, Gustavo Rol. Una vita di prodigi, Edizioni Mediterranee, Mario Pincherle. Il segreto di Rol, EIFIS, 2005.Maurizio Ternavasio. Gustavo Rol: la vita, l'uomo, il mistero, L'Età dell'Acquario, 2002 
Mariano Tomatis, Rol: realtà o leggenda?, Roma, Avverbi, 2003.








  




lunedì 10 febbraio 2014

FOIBE E D'INTORNI: la foiba di Pisino





10 FEBBRAIO 2014

LA FOIBA DI PISINO

Breve racconto di un'esperienza personale.

La Foiba di Pisino in Istria

Fine anni’ 90, vacanze Pasquali in Istria, vicino a Pola sul mare, in compagnia di amici. Andiamo nell'interno a fare un giro ed arrivammo a Pisino. A margine della cittadina, accanto ad un gruppo di vecchie case, c’è il Castello di Montecuccoli, notevole maniero del 1.500, ben conservato ed aperto al pubblico, con ristorante di buon livello. Il Castello sorge a strapiombo su di un baratro profondo, che precipita sino ad un torrente che scorre in fondo alla stretta fenditura, aprendosi verso est, dove sembra sdrammatizzarsi il precipizio circostante. Oltre al Castello sorgono a picco in ampio arco, le case della zona alta di Pisino, che sembrano a rischio di cadere in quell'orrido.
Il Castello di Pisino

Con mia moglie, incuriositi da quell’insolito paesaggio, lasciammo i nostri amici ad altra loro incombenza, dedicandoci ad esplorare i dintorni, prima il Castello, scendendo poi il breve tratto di acciottolato declinante sul baratro, dal cui parapetto continuammo a guardare affascinati dalla sua profondità e non solo quella...

La visione era decisamente drammatica ed inspiegabilmente lugubre… Giuro che così la percepimmo, in totale assenza del senno di poi, del tutto ignari di quanto poco più tardi venimmo a sapere. Una cosa stranissima mi colpì: il fatto che l’acqua del profondo torrente sottostante scorresse… all’incontrario ! Cioè verso l’alto ! Era un’assai curiosa impressione ottica? Da un lato c’era l’altissima parte del baratro, con il Castello e le Case in bilico, lato completamente chiuso; dall’altro il precipizio, pur rimanendo assai stretto e tormentato, si apriva faticosamente “verso valle”… Ma il torrente sembrava scorrere verso la parte più alta e chiusa, cioè all’incontrario! Effetto visivo su cui anche mia moglie concordava. Ad un certo punto il parapetto s’interrompeva dando accesso ad uno stretto e ripidissimo sentiero, più o meno scalinato, che precipitava all’interno del baratro.
All'interno del baratro

Faticosamente convinsi mia moglie a seguirmi nell’ardua esplorazione, così scendemmo, forse anche di 100 metri, verso il fondo della voragine. Più faticosa fù ovviamente la risalita, ma avevamo scoperto l’incredibile: si, in effetti il torrente scorreva all’incontrario, cioè “in salita”, da valle a monte…!
Questo era perlomeno l’inequivocabile illusione ottica suggerita dalla morfologia della zona circostante.
In realtà il torrente scende dalla parte più aperta, “a valle” verso quella totalmente chiusa “a monte” perché qui finisce con l’ incavernarsi in una profonda, ampia ed invisibile grotta, lunga decine di chilometri !
Grotta che fù studiata per secoli come elemento curioso e misterioso e raccontata da notevoli osservatori, su tutti Giulio Verne, alla quale si ispirò per scrivere un suo romanzo: “Mathias Sandorf”.(**)  
In fondo alla grotta

Dove andasse a perdersi tutta quell’acqua restò comunque un mistero per secoli, sino a quando, recentemente, venne confermata nella realtà l’ipotesi esposta da Verne nel suo romanzo, per cui il torrente, percorso una galleria naturale di circa 20 km., sfocia alimentandolo nel lungo e profondo fiordo marino di Limska Draga,  a nord di Rovigno. Ma anche altri autori, tra cui Dante Alighieri, furono fortemente impressionati dall’abisso della voragine, traendone spunto rappresentativo per ambientare le loro opere.  
In effetti, dovessi immaginare un girone infernale sprofondato in una “selva oscura”, la foiba di Pisino mi parrebbe significativo riferimento!  A parte infatti l’illusione ottica del fiume che “corre in salita”… fummo fortemente colpiti da un strano senso di lugubre inquietudine, di sensibile disagio, ad un livello inspiegabile nelle circostanze della situazione… Neanche avessimo saputo…
 

Ma poco dopo, ritrovati i nostri amici imparammo che eravamo appena scesi e risaliti da una delle più famigerate foibe dei massacri titini !(*) In quella terribile voragine furono precipitati nel ’45 almeno un centinaio di Istriani, vittime dell’indefinibile crudele follia dei“vincitori” titini.  
Scendendo nella Foiba


Alcuni mesi dopo eravamo di nuovo in Istria in vacanza, e decidemmo di tornare a Pisino, per rivedere il Castello e la foiba.  
E fù con grande sorpresa che cogliemmo la coincidenza di una manifestazione, probabilmente promossa da reduci Istriani, dedicata alla memoria delle vittime precipitate nella foiba. Manifestazione faticosamente sopportata dalle autorità governative, sicuramente in conto all’opportunità di un futuro accesso alla Comunità Europea…per cui occorreva apparire liberali e tolleranti… Manifestazione silenziosa, ma non meno drammatica e straziante per il tipo di rappresentazione esibito: tutt’intorno alla sommità della foiba, cioè sul precipizio della voragine, erano appesi grandi teli su ognuno dei quali era stata dipinta l’immagine di una vittima, mentre precipitava nel baratro sottostante ! Di quelle vittime assai tragicamente esibite si potevano quasi percepire le urla strazianti…nel silenzio più totale dei non molti presenti. 
Le case di Pisino sull'orlo della Foiba
Fortemente colpito feci diverse fotografie (ne allego qui alcuna) ed alcuni disegni a colori, che poi regalai agli amici. Dopo circa 12 anni il ricordo di quell’esperienza l'ho ancora vivamente presente, ed in occasione della “giornata della memoria delle foibe”, finalmente istituita a partire dal 2004, mi viene spontaneo rievocarla.

The lonely dolphin, 10.02.2011
  (riproposto il 10.02.2014)

Note:
(*)Delle Foibe ebbi vaga conoscenza solo negli anni’80, cogliendone in pieno la drammatica, terribile storia, solo più tardi. 

La cultura politicamente corretta di generale riferimento ci aveva raccontato tramite cronache, saggi, foto, filmati, libri, trasmissioni TV… l’enorme portata dell’Olocausto, l’infinita tragedia dello sterminio nei lager, le torture, l’annientamento totale di 6 milioni di persone: i terribili orrori commessi dai Nazisti-Fascisti… Ho visto con raccapriccio e rammarico films e documentari, ho letto una infinità di articoli corredati da strazianti foto, libri di notevole portata documentale ed emotiva come Triblinka, visto rappresentazioni teatrali di grande risonanza (di Peter Weiss, rammento tra l’altro “ il canto dei forni“…) Ma di “foibe” non avevo mai sentito parlare ! E neppure o quasi dei campi Siberiani in cui i Sovietici sterminarono decine di milioni di dissidenti, assai più di quanti annientati nei lager tedeschi. Il fatto che poi Mao, i grande traghettatore, abbia sterminato circa 50 milioni di dissociati dal regime risulta quasi una novità dell’ultima ora. a pochi intimi riservata.... Sembrerebbe allora che il grande mostro, terribile pazzo aguzzino nazi fascista, Hitler (!) non fosse che un pivello accanto a Stalin ed a Mao ! Ma è quasi solo di Hitler che “storiografi”, “saggisti”, documentaristi, continuano ad informarci, pressochè ogni giorno (v. Rai Storia di Minoli & C., che non conosce o quasi altro argomento…). Tito poi fù quasi nessuno…anche se alla fine promosse l’eliminazione, nelle foibe, di decine di migliaia di Italiani d’Istria, la cui colpa fù quella di essere "Italiani" e non "comunisti".

(**) Nell’opera di Verne il conte magiaro Mathias Sandorf viene accusato di congiura contro la Monarchia austroungarica e tradotto al Castello pisinese, dove la corte marziale lo condanna a morte.
Sandorf scappa dal Castello calandosi lungo il precipizio della
Jiules Verne
Foiba, nell’abisso, e trasportato dall’omonimo torrente in piena arriva per vie sotterranee al Canale di Leme (cioè al fiordo di Limska Draga) ed a Rovigno.