venerdì 5 aprile 2013

C'erano una volta i libri

C'ERANO UNA VOLTA...I LIBRI...

Tra le fortunate circostanze che hanno caratterizzato la mia infanzia, adolescenza, giovinezza considero primarie quelle che mi hanno indotto alla lettura.
Vantaggio notevolissimo fù che allora non ci fosse la Televisione !
Mio padre poi, molto curioso del "sapere" e rigorosamente autodidatta, era lettore accanito di quasi ogni argomento ed arrivò a possedere una biblioteca considerevole, sia per quantità che per qualità di libri, che ebbi quindi a mia disposizione.
Io infine, nella disgrazia di una lunga malattia che mi afflisse per diversi anni dell'infanzia, ebbi sin troppo tempo da dedicare alla lettura ed i miei genitori, ma anche altri parenti ed amici, mi procurarono numerosi libri, più o meno adatti alla mia età.
A 11 - 12 anni avevo già letto tutto Verne, molto Salgari,
Kipling, Conan Doyle, Jack London, De Amicis, G.H.Wells...e naturalmente valanghe di fumetti: Topolino, Tiramolla, Cucciolo, Pecos Bill, Mandrake, l'Uomo Mascherato...
A 13 - 14 anni ero già dedito a letture normalmente riservate agli adulti: Via col Vento, I promessi Sposi, i romanzi di John Steinback, Oscar Wilde, Cronin, e perfino Malaparte ("La Pelle"!), oltre naturalmente ad un infinità di gialli Mondadori, Dumas
(i Tre Moschettieri), Hugo (il Conte di Montecristo)...
All'età di 9 anni ebbi inoltre in regalo L'Enciclopedia dei Ragazzi Mondadori in 12 ponderosi volumi, ricca di argomenti ma anche di...illustrazioni !
L'importanza delle "figure" nei libri non sarà mai abbastanza enfatizzata.
Come L.Caroll fa dire ad Alice (all'inizio del suo "...nel paese delle meraviglie"): "cosa me ne faccio di un libro senza illustrazioni?"
Io lo posso ben testimoniare, perchè se iniziai a leggere fù proprio grazie alle  figure ! Mi ricordo ancora che utilizzando lo studio biblioteca di mio padre come stanza per fare i compiti, ma anche per giocare, mi ritrovavo ad usarne affatto impropriamente i libri per costruire fortificazioni ad uso dei miei soldatini di piombo e di terracotta. Capitava così che il fossi attratto da l'immagine di una copertina o di illustrazioni che il libro, innavertitamente aperto, mostrava. Spesso le immagini mi incuriosivano, inducendomi a leggerne le didascalie, ma talora mi avventuravo perfino nel testo del libro, cercando di meglio capire...

L'enciclopedia dei Ragazzi Mondadori, edizione 1946, non funzionava meramente "per ordine alfabetico", ma per argomenti, definiti "Libri": c'era il Libro delle Favole, il Libro delle Grandi Scoperte, il Libro della Scienza,
il Libro dei Libri Famosi...

Quest'ultimo riepilogava in un condensato di poche pagine le narrazioni delle principali opere letterarie, integrandole con illustrazioni perlopiù acattivanti, che ne invogliavano la lettura.
Grazie a ciò a 10 - 11 anni io già conoscevo grossomodo quasi tutti i classici e le principali storie destinate alla letteratura giovanile, conoscenza che poi mi invogliò in molti casi ad approfondire la lettura dei testi integrali.
Tutta questa "cultura autodidatta" mi indusse ad una assai precoce maturazione intellettuale, che unita ad un repentino sviluppo fisico, anche conseguente la guarigione definitiva dalla lunga malattia infantile, determinò una situazione in cui a 15 anni io frequentassi unicamente ragazzi di 17 minimo, sopratutto 18 ed oltre (anche perchè già praticavo sport ai loro livelli).
Tutti o quasi maturandi, che mi introdussero ad altre precoci letture di ogni tipo, dalla letteratura alla filosofia, all'avventura, alla scienza, al sesso.
Ed un accanito lettore rimasi ancora per alcuni dcenni, sino a raggiungere una sorta di saturazione e conseguente rallentamento, ma i miei 7 - 8 libri all'anno continuo a leggerli tuttavia.

Ovviamente molti libri li ho riletti più volte ed alcuni hanno avuto un notevole significato per me (ne faccio un breve elenco motivato alla fine di questo post).
Ma ne voglio segnalare uno in particolare, a causa dell'atipico approccio che ne verificai: in occasione della mia Prima Comunione, avevo 9 anni, un mio compagno di giochi e vicino di casa, il figlio dell'Ing. Dolcino, mi regalò un libro stranissimo: "Il Piccolo Principe", che conteneva molte strane figure
sviluppando un racconto per me allora difficile da cogliere, surreale, che non fui in grado di apprezzare, se non in parte marginale.
Rimase comunque tra i libri di casa. Dopo qualche anno mi ricapitò tra le mani ed ebbi così modo di comprenderne ed apprezzarne la notevole poesia e la satiria che esprime.
Ciò che accadde poi in diverse ulteriori occasioni, come quando donai il libro ai miei figli ed ora, che sto cercando di avvicinarlo ai miei nipoti. Fù tra l'altro mio libro di letteratura in lingua francese in seconda liceo.
In concomitanza a questo post ne pubblico inoltre testo ed illustrazioni a puntate sull'altro mio blog,"Great father bear" :

The lonely dolphin

Antoine Saint Exupery fù apprezzato scrittore francese ed aviatore della prima metà del '900. Le sue opere più note sono appunto "Le petit prince" e"volo di notte"(da un'avventura accadutagli sulle Ande, da cui la Disney trasse una versione cartoon per un episodio del film "Saludos amigos" del 1942).
Sparì giovanissimo, con il suo aereo, nel 1945, al termine della 2^Guerra Mondiale, presumibilmente cadendo in mare al largo di Marsiglia, da dove era decollato.
La conferma dell'evento si è avuta soltanto lo scorso anno quando, dopo quasi 70 anni, casualmente un peschereccio intralciò nelle sue reti a strascico i resti di un aereo che poi fù verificato essere proprio quello di Saint Exupery.

Alcune delle mie letture più significative:
Il Dio dell'Ignoto (J. Steinback)
I figli del Capitano Grant (Verne)
Triblinka (G.Vassilij)
Gli oggetti ci comprano (E.Dichter, Handbook of consumer motivations)
Il Destino si chiama Clotilde (Guareschi)
Le origini delle specie (C. Darwin)
L'interpretazione dei sogni (S. Freud)
Perchè non sono cristiano (B.Russel)
La pelle (C. Malaparte)
Sidharta (H.Hesse)
Cento anni di solitudine (G.G. Marquez)
Azteco (G.Jennings ?)
Shiamano (G. Noah )
Vari romanzi e Saggi di L. Sciascia
I 49 Racconti (H.Hemigway)
Il cervello anarchico (E. Soresi)
1984  e la fattoria degli animali (G. Orwell)
Il mondo nuovo (A.Huxley)
La storia di San Michele (A.Munthe)
La guerra tra i mondi (G.H.Wells)
Odiessea nello spazio (A.Clark)
I nostri giorni proibiti (G.P.Pansa)

ma sicuramente ne dimentico molti altri.







































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